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Io lei e l'altro

La difficile scelta dell’asilo nido

Abbiamo fatto il tour di tre asili nido. Tutti vicini a casa.

Il primo è nuovo, appena aperto. E’ composto da due stanzoni comunicanti, più i bagni. E’ gestito da una signora bionda con due educatrici giovanissime, ma dolci nella loro inesperienza. Il posto è piccolo, non ci sono stanze apposta per la nanna, non c’è la cucina interna, ma un catering. Anche se il gnappo in teoria non dovrebbe quasi mai mangiare all’asilo, per curiosità ho chiesto alla responsabile come si chiamasse il catering: “Ehm, non lo so, lo sa la commercialista, glielo posso chiedere e le faccio sapere”, mi ha risposto. Ha perso 10mila punti. Orario fino alle 17 con possibilità di un’ora extra di baby parking.

Il secondo è un po’ più lontano, ma comunque in zona. E’ sempre al piano terra ma un po’ più grande. Ha un ingresso davvero infelice (stretto e direttamente su strada) ed è super incasinato. In ufficio ci sono fogli, cartelle, e faldoni ovunque. L’asilo vero e proprio è pieno di roba. Le brandine sono tutte scarabocchiate. Ha la cucina interna ed è gestito da una signora che si è rivolta a noi chiamandoci “mamma” e “papà” (- 500 punti) insieme a due ragazze abbastanza gnocche. La loro “mise” in leggins corti super aderenti (di quelli talmente stretti che fan vedere anche la gnappa per intenderci), canottierina e Crocs ha alimentato le mie fantasie ginnico-erotiche. Anche questo è aperto fino alle 18 massimo.

Il terzo è un appartamento mega su oltre 300 metri quadrati sempre al piano terra (chissà perché sti asili sono tutti al piano terra). C’è dal 2004 ed è gestito da un’educatrice under 40 che parla a macchinetta. Non molto “materna” e all’apparenza abbastanza tosta. Come orari è perfetto perché tiene i bimbi fino alle 18.30. Noi siamo interessati al part time al pomeriggio (come negli altri) ma qui, all’occorrenza, si può fare anche il mattino a giorni alterni. Ha la cucina interna, è pulito, ha ben due stanze per la nanna (con i lettini con le sponde per i più piccoli) e costa meno degli altri. Sembrerebbe l’asilo perfetto. Io e Anna eravamo orientati a iscrivere lì il gnappo.

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Alle soglie dell’asilo nido

E arrivò anche il momento di scegliere l’asilo per il gnappo. Mi sono accorto infatti che con lui in casa per Anna è difficile lavorare e, nonostante finora siamo riusciti a giostrarcelo utilizzando il supporto dei nonni, pensiamo sia giunto il momento di farlo “staccare” dal nido di casa per affidarlo a un altro nido. Quello dell’asilo appunto.

Ci fa un po’ strano: finora il gnappo, nei suoi primi 8 mesi, è sempre stato con noi (più con Anna che con me a dir la verità) e adesso lo lasceremo in mani altrui. Ma sono convinto che gli farà bene. Anzi, conoscendo il suo carattere, sono certo che si divertirà un sacco.

Quando è in casa con noi infatti non lo caghiamo mai abbastanza. Anna deve lavorare da casa e contemporaneamente stargli dietro e non riesce a fare bene nessuna delle due cose. Io quando sono in casa vorrei studiare e ho visto che con lui riesco a combinare poco e niente.