Categorie
Io lei e l'altro

E dopo la candelina l’aperitivo, con il festeggiato turbolento

diavolettoNon so come si festeggino i compleanni dei bambini. Essendo per me il primo (sia di anno che di figlio) sono un esordiente totale. Siccome, per evitare sbattimenti, non abbiamo organizzato nulla tipo feste, festicciole, brindisi & co, io e Anna siamo andati a prenderci un aperitivo col gnappo.

Prima però, visto che non c’è compleanno senza torta, ci siamo fatti con lui qualche foto davanti alla candelina accesa. La torta l’ho presa io all’ultimo minuto in una gioielleria panetteria. Avevano solo crostate e torte di mele. Aggiudicata la seconda. Come candelina non avevamo quella azzurra col numero 1, ma quelle “magiche” che si riaccendono sempre. Le avevo prese io anni fa per fare uno scherzo alla mia dolce metà nel giorno del suo compleanno.

Insomma, ci abbiamo provato, nel nostro piccolo: il gnappo, seduto sul seggiolone che guardava questa fiamma che diventava sempre più alta (e per fortuna non abbiamo incendiato casa) con uno sguardo tra lo stupito e l’affascinato. Noi che ci facevamo le foto a vicenda, impegnati nello spegnere la fiamma (che tanto subito dopo si riaccendeva). Il tutto di fretta, visto che erano già le 8 e temevamo di non riuscire ad accaparrarci niente al buffet del locale…

Categorie
Io lei e l'altro

Non esiste il tasto reset per i bambini?

stop resetSarà che sentirà anche lui il Natale, o che in queste ultime settimane non sta andando al nido. O forse che siamo stati malati a turno e non gli abbiamo dato le giuste attenzioni. Fatto sta che ultimamente il gnappo sta diventando sempre più ingodibile. E’ una gnola continua. Di giorno e di notte. Ma se di notte si fa come sempre i suoi due o tre risvegli con pianto come d’abitudine, è di giorno che invece è molto cambiato.

Forse a quasi un anno di vita, sta prendendo un po’ più di confidenza col mondo. Ma dalla mattina alla sera è più il tempo in cui sclera e piange che quello in cui sta buono. Prima era diverso. Voleva sempre un po’ di attenzione, ma riusciva a stare anche un po’ per i fatti suoi. Adesso invece c’è da guardarlo sempre. Se per caso uno dei due si mette al computer e non lo caga per quei 20 secondi, lui inizia subito a piangere disperato. Se Anna lava i piatti, lui subito va da lei e gli si attacca alle gambe e piage. Non parliamo poi di quando uno dei due va in un’altra stanza. Tragedia, manco lo avessimo mai abbandonato una volta.

Anche quando andiamo fuori adesso si fa sentire. Prima, appena metteva il naso fuori casa, si metteva l’aureola portatile ed era il bambino più bravo del mondo. Sempre sorridente. Adesso piange anche quando è in giro, dal supermercato al ristorante, cosa mai vista prima. E poi ti guarda con quella faccia da energumeno tascabile, quasi prepotente, che ti verrebbe voglia di dargliele di santa ragione se non fosse così piccolo.