Categorie
Da 0 a 9 mesi

Il corso allattamento e la manìa del “naturale”

Sono stato al mio primo (e spero ultimo) incontro-allattamento. Eravamo una quindicina. Solo due gli uomini, me compreso. Gli altri partner si sono dati alla fuga, o forse avevano altro da fare, tipo lavorare.

La simpatica pediatra che ha tenuto il corso aveva il cellulare con una suoneria assurda, quello classico delle paperette di gomma. Da lì avrei dovuto capire molte cose…

Ha iniziato a parlare di sto benedetto allattamento al seno, facendoci un pippone su come il tutto debba essere il più “naturale” possibile quindi: niente ciuccio, niente biberon, ma al limite mettere il latte in una tazzina che poi il bimbo lecca tipo gattino (ehhhh?!!!).

Sì assolutamente al rooming in (cioè il neonato sempre in camera con la mamma dopo il parto. E poverina! e lasciatela respirare sta donna dopo tutta la fatica!); così il bimbo non becca i potenziali virus che girano negli ospedali e, cito: “Così ci si accorge subito se c’è qualcosa che non va e poi il bimbo viene colonizzato dai batteri buoni”. Sarà.

Sì anche al famigerato e immancabile “skin to skin” (quindi il bimbo non si lava dopo l’espulsione, ma lo si butta bello zozzo così com’è addosso alla mamma). La pediatra ha poi smontato (o creato, questo è ancora da dimostrare) una serie di luoghi comuni su gravidanza e allattamento. Alcuni veramente eccezionali…