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Cose di casa

Conto alla rovescia, l’attesa e le 1000 cose da fare

ecografia morfologica settimo mese visoIl conto alla rovescia è implacabile. Mancano meno di 15 giorni. Arghhhhh!!! Non pensavo che il momento del lancio sarebbe arrivato così presto. A dir la verità non pensavo neanche che sarebbe arrivato nel 2012. Ma ormai ci siamo. La pancia sta per esplodere. Ad Anna è venuta anche un po’ di sciatica, ma per fortuna riesce ancora a farsi delle grandi dormite. Cerchiamo di accumulare più sonno possibile in questi giorni per caricare le pile. Sappiamo che, quando saremo in 3, il sonno ci mancherà.

In questi pochi giorni che ci separano dal parto cerchiamo di fare alcune delle troppe cose che ci mancano e che poi sarà più difficile fare, soprattutto nei primi tempi: cene con gli amici più stretti, giro per vedere piastrelle, cessi e altri materiali per la casa che da febbraio dovremo ristrutturare, goderci i nostri momenti di intimità a due. Cene a casa da soli, coccole prima e dopo cena sul divano, momenti di silenzio.

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Pensieri di un papà

Sempre più pancia, come una tartaruga o un portabicchieri

Ormai il melone sta quasi per esplodere. Manca meno di un mese e il countdown ormai è a dir poco “inquietante”. Tra un po’ il nano vorrà uscire, dopo 9 mesi di “cova” nella pancia vorrà vedere com’è fatto il mondo.

Te sta dentro che qua fuori è un brutto mondo“, diceva Stefano Accorsi in Radio Freccia. Anch’io gliel’ho detto diverse volte, ma così, tanto per dire.

Ora Anna fa fatica a girarsi nel letto. Oggi l’ho vista arrancare a pancia in su e le ho detto che sembra una tartaruga rovesciata sul guscio. Per fortuna riesce ancora a farsi delle gran dormite. Sotto la testa usa ora due cuscini, si gira su un fianco e si mette vicino il cuscinone arancione da allattamento. Il tempo di prendere sonno e si libera dal cuscinone che in tempo zero cade dal letto.

Ora mi sono abituato a questa panciona. Fa quasi parte del paesaggio. Sembra proprio una donna incinta, almeno così come me la immagino io (ho sempre in mente Mariangela Fantozzi in questa scena). Adesso infatti se la tocca spesso quando è in piedi. Lo fa anche inconsciamente quando ad esempio è al telefono: qui tutti abbiamo i nostri tic, un po’ come quando siamo in macchina al semaforo e scatta nell’attesa la pulizia del naso.