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Pensieri di un papà

Tutti i difetti del pupo, talis pater…

Subito dopo la nascita di G. è scattato il toto-somiglianza: “La bocca è la tua” “Il naso è il suo” “Gli occhi sono di questo” “Le orecchie sono di quell’altro”. Essendo il pupo in continua evoluzione (a volte sembra che cambi espressione da un giorno all’altro) è difficile stabilire il fatidico “a chi somiglia?” anche se tutto sommato, qualche eredità familiare si può comunque intravedere.

Ma se le somiglianze fisiche lasciano il tempo che trovano, quelle del carattere ci sembrano più evidenti. In particolare i “difetti”. Ecco, in quelli somiglia a me. E’ matematico.

E’ irrequieto? “Tutto suo padre”. Si muove ogni tanto tarantolato nella culla? “Somiglia a te”, dice Anna. Si strozza con il latte? Idem. Rutta e scoreggia? Ecco un’altra somiglianza! Praticamente ogni cosa simil-negativa è attribuibile al sottoscritto.