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Il Bosco di Fede

Perdere il lavoro dopo il parto, l’albero di Valeria

Bosco di FedeValeria ha un bimbo di 10 mesi e ha perso il lavoro quando era in maternità. Dopo essere diventata mamma, nonostante tutta la felicità che una nuova nascita può portare, ha passato dei momenti bui. Si è sentita annullata, è ingrassata, tutto per lei è diventato uguale. Valeria però ha fiducia nel futuro, sa che questa è una fase che passerà, che questo periodo nero che sta attraversando sarà presto solo un ricordo. In questo la sta aiutando molto il marito che la sostiene e l’ha coinvolta attivamente in alcuni progetti.

Ecco il suo albero-racconto.

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Sesso, questo dimenticato

Mooncup, ovvero: la coppetta per la gnappa

www.vitadapapa.itPer la serie “essere donna oggi“, ecco un post del genere “testato per voi”, anche se madre natura non mi ha dotato di quello straordinario strumento che ha permesso a tutti noi di venire al mondo e che è croce e delizia di tantissimi uomini, più o meno dall’adolescenza all’andropausa: la gnappa. Su consiglio di Ladysmith81, Michela, Luciaaaa e Petaloblu, che hanno commentato il mio post sul ciclo fantozziano, l’ho suggerita alla mia dolce metà. Tentar non nuoce, mi sono detto, visto che il Niagaraciclo (cit. Livia) era arrivato, giusto il giorno prima di partire per il matrimonio in Puglia, perché non venire in aiuto per risolvere, o almeno arginare, questo “inconveniente” che ogni mese arriva più o meno puntuale o che, in alcuni particolari casi, per nove mesi viene sospeso?

Così, alla vigilia della partenza, mentre Anna faceva le valigie e il gnappo era già stato prelevato dai miei suoceri, sono andato in farmacia.

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Maschi vs femmine

Smartphone, social network e i due che litigano

In vacanza io e Anna abbiamo assistito a una tipica scena di scazzo tra fidanzati. Eravamo andati in un paesino vicino in una classica sagra con tavoloni di legno dove ci si siede tutti vicini anche con gente sconosciuta, con salumi a volontà, piatti di plastica ecc.

Per caso ci sediamo vicino a una coppia di ultra 30enni. Tra l’altro per puro caso io conoscevo lei di vista (avevamo fatto lo stesso liceo ed era da quei tempi che non la vedevo più), ma ovviamente, tutti e due abbiamo fatto finta di niente.

Così, un po’ perché eravamo vicinissimi nel posto a sedere, un po’ perché non mi faccio mai i cazzi miei, ogni tanto buttavo l’orecchio per sentire cosa si dicevano. La mia attenzione è stata attirata subito perché tra i due era in corso una lite.

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Maschi vs femmine

I costi fissi di una donna

Non sono mai stato un’aquila in economia aziendale. Ma non serve un genio per capire come i costi fissi di una donna siano infinitamente più alti di quelli di un uomo.

Cominciamo dall’abbigliamento. Io mi compro di media un paio di scarpe all’anno. Nel 2012 ne ho comprate due. Ma è stata un’eccezione. Che compensa gli anni in cui proprio non ne compro. Nel nostro sgabuzzino tutte le mie scarpe (estate e inverno) occupano un solo ripiano. Quelle di Anna almeno il doppio. Non ho mai capito quante paia di scarpa l’anno lei si compri. Ogni tanto ne spunta qualcuna di nuova. Che poi mette sì e no due volte.