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Io lei e l'altro

Ho deciso quale sarà il mio epitaffio

Alle 18.03 in coda a una mail Anna mi manda un Sos. “Il gnappo oggi sta mettendo a dura prova la mia pazienza!!”. Dopo essere stato fuori tutto il giorno al lavoro torno a casa verso le nove tutto contento e trovo lui sorridente e lei incazzosa.

“Ha pianto e rotto le scatole tutto il giorno”, è stata la sintesi della loro giornata. Sarà forse il “salto di crescita” dai 3 ai 4 mesi (di cui ingoravo sinceramente l’esistenza), sarà che il gnappo ha fatto da poco una settimana dai nonni vezzeggiato, coccolato e al centro dell’attenzione H24, chissàchesarà, ma sta di fatto che ha bignato all day long. E Anna era abbastanza arrabbiata. Lui, da quanto ho appreso, aveva continuamente fame (gli ha datto anche un mezzo biberon per disperazione), voleva sempre stare in braccio e appena lo metteva giù piangeva.

“Dai non è colpa sua, non te la prendere”, le ho risposto io, preso da sentimenti contrastanti visto che quando sono fuori tutto il giorno torno a casa felice per godermi un po’ quelle faccine che ormai sono una buona parte della tutta (?) la mia vita. “Non sono riuscita a fare niente”, è stata la dura replica di Anna che sta cercando, dopo la fine della maternità, di ricominciare a lavorare un po’ da casa ed è dura senza un minimo di aiuto.