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Pensieri di un papà

Dove eravamo rimasti?

…ah sì, a kooly noody sul tappeto del gnappo in piena notte. Lo sapevo che non avevo più il fisico… Dopo qualche giorno infatti mi è arrivata l’influenza. Mal di gola, 39.4 di febbre, letto-divano divano-letto, suppostone di tachipirina 1000 (perché avevo pure la nausea, le pastiglie non riuscivo a digerirle). Insomma, uno straccio. C’è voluto l’antibiotico. E quattro giorni recluso in casa.

A dire la verità non mi sono ammalato per l’attività amatoria nel freddo della notte, almeno spero. No, sicuramente è stato quando sono andato a prendere la bottiglietta dell’acqua. Eravamo a casa di amici (con due bimbe piccole, di cui una, di sei mesi, pesa più del gnappo che ha quasi un anno). Lui voleva bere e ovviamente lui, il signorino, mica beve in un qualsiasi bicchiere di plastica rosa. No, il principino del pisello vuole il suo. Così sono dovuto andarlo a prendere in macchina e per la fretta non mi sono messo la giacca. Tac. Frittata fatta. Caldo-freddo, freddo-caldo e i virus hanno messo la loro bandierina.

Appena guarito io, la febbre è venuta ad Anna. Mi sa che gliel’ho attaccata visto che i sintomi sono gli stessi. L’unica differenza è che se io mi ammalo la casa va avanti lo stesso. Se lei si ammala posso anche chiudere la saracinesca e buttar via la chiave. Con lei ko, io che devo andare al lavoro e un gnappo a cui star dietro e che, tra l’altro, in questo periodo è pure abbastanza rognosetto, abbiamo dovuto chiamare il pronto intervento nonni.

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Io lei e l'altro

La pratica brandina e la febbre a orologeria

Dopo l’inkazzatura con il mondo è tornato il sereno. Così come, dopo quattro giorni di inserimento all’asilo, è tornata la febbre. Taaaac. Aveva dato un avvertimento esattamente la settimana scorsa arrivando a 38.5. Venerdì sera avevo pianificato un aperitivo fuori con alcuni amici che ancora non avevano mai visto il gnappo da quando è nato. Era tutto organizzato da me alla (quasi) perfezione. Ovviamente saltò all’ultimo minuto.

Poi la febbre passò nel giro di un giorno. Il gnappo fu spedito all’asilo lunedì e io nel mentre, ancora in pieno mood organizzativ-Filiniano decisi di riprovarci con una uscita per una pizza con gli stessi amici e il gnappo per domani.

Ieri sera era un po’ caldo. Gli provo la febbre. Non ce l’ha. La notte però passa molto molto agitata. Lo mettiamo a letto con noi. Niente. La stufetta si sveglia ogni quarto d’ora piangendo. Alle 3 preso dalla disperazione, sentendo che sudava e scottava in fronte e in tutta la testina senza capelli, gli sparo in bocca una pipetta di takipirina 100. Poi lo rimetto nel suo lettino facendo scattare la “pratica brandina”.

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Io lei e l'altro

Etciù! E arrivò così la prima febbre

Prima la visita dalla pediatra, poi un brusco sbalzo caldo freddo, e forse i dentini da mettere. E così è arrivata anche la febbre. La prima febbre per il gnappino che ieri era mogio mogio, con tanti starnuti e con la testolina calda calda. Mattina 37.3, sera 38.5. Due notti insonni perché ogni mezz’ora si sveglia piangendo disperato. Di giorno, invece di sbracciarsi come al solito, appoggiava la testa sul petto di Anna come in segno di resa. Povero.

A 8 mesi è arrivata la prima febbre della sua vita. Un punto di non ritorno. Benvenuto nella vita reale gnappo, dove purtroppo esistono anche la malattia e il dolore. Eh sì, la bua è proprio un mistero. Non ti saprei spiegare perché c’è. Ma non ti preoccupare, vedrai che passerà.

Nel frattempo ti godi un po’ di coccole mie e della mamma che ti tengono sempre in braccio  e ti fanno anche dormire nel lettone. In primis per evitare loro di fare il solco in corridoio con tutte le migliaia di volte in cui si dovrebbero alzare, e poi perché è giusto che quando stai male ti arrivi una dose di coccole extra.