Categorie
Sesso, questo dimenticato

Castità dopo il parto, 40 giorni e 40 notti

castità 40 giorni e 40 nottiNon so perché li chiamino i “40 giorni”. Come se fossero quelli di Gesù nel deserto. Una quaresima: 40 giorni e 40 notti, come il titolo del film che adesso dovrò vedere, almeno per farmi due risate.

Non so se sono passati 40 giorni. Chisseloricordapiù. Sicuramente la partenza è stata prima della nascita di The Second, quindi, a occhio e croce, sono più di 40. E non è facile. Non è stato facile. Non sarà ancora facile. Ma per adesso, giusto per utilizzare nel modo giusto questo gruppo di autoaiuto che è per me questo blog, lo posso dire: si può fare.

Categorie
Sesso, questo dimenticato

Prostaglandine e induzione del parto dopo la 40esima settimana

candelette induzione parto“Ciao, come state?”. “Hey, ma… nessuna news?”. Sono alcuni dei messaggi che stanno arrivando a me e ad Anna in questi giorni. “E’ nato?”, mi chiedono anche gli amici al telefono.

No, non è nato. Siamo, come si suol dire, in attesa. Il termine era il 30 novembre. Ma The Second si fa aspettare. Nuota felice nel suo liquido amniotico (che, ci hanno detto, è abbondante). Non vuole mettere il naso fuori perché ha capito che qua c’è un gnappo quasi treenne pronto a spaccargl ii timpani (e non solo).

Probabilmente ha sentito le sue urla durante tutti questi nove e rotti mesi e quindi ha già capito tutto dalla vita: “Col cazzo che esco!”, starà pensando.

Categorie
Pensieri di un papà

Waiting for The Second

Dolce attesaAncora tutto tace. The Second si sta prendendo i suoi tempi. D’altronde che fretta bisogna avere  di venire all’aria aperta? Dentro un utero si sta sempre bene. Il termine era il 30, ma alla fine vai a capire come si calcolano questi fantomatici “termini”. La ginecologa fa presto a fare i conti con la sua rotellina colorata. Ma a The Second della rotellina gliene frega poco. Giustamente.

L’ultima visita, quella “a termine”, è andata bene. Lui è a testa in giù pronto per il tuffo verso l’aldiqua. L’utero era ancora chiuso, quindi non era questione di ore. Anna andrà a fare un’altra visita tra un paio di giorni per vedere se nel frattempo si è mosso qualcosa.

Categorie
Pensieri di un papà

Manca poco che ce vo’

pancia gravidanzaDevo dire che a ‘sto giro la gravidanza non me la sono proprio filata. Se la prima volta ero più coinvolto con il corso preparto, le evoluzioni della pancia, il massaggio perineale (ah, il massaggio perineale), questa volta ho fatto quasi come se Anna non fosse incinta. Anzi, tranne quando l’occhio mi cade sulla sua pancia, mi sembra quasi che non sia incinta.

Ho provato a dirle di non fare sforzi, ma niente. Il gnappo lo prende sempre in braccio e ogni tanto va anche a fare la spesa portandosi le borse. Per fortuna finora è andato tutto bene e non ci sono stati intoppi. In scooter invece non ci siamo più andati. Almeno nell’ultimo periodo.

Categorie
Il Bosco di Fede

La depressione dopo il parto, l’albero di Sara

Bosco di FedeC’è un nuovo albero nel Bosco di Fede. E quello di Sara, che dopo il parto è stata poco alla volta avvinghiata da “montagne sempre più alte” che le oscuravano il futuro.

Non è mai facile parlare di depressione. Soprattutto dopo la nascita di un figlio, la cosa più bella e straordinaria che può capitare nella vita. Ma sono convinto che parlarne faccia bene: a chi scrive e a chi legge.

Grazie Sara per il tuo albero. Il bosco silenziosamente cresce, poco alla volta, senza fretta. Se volete piantare il vostro, la terra è qui.

Categorie
Sesso, questo dimenticato

Il supplizio di Tantalo

il supplizio di tantalo asseretoIn tema di esami di Maturità, ieri, mentre mi lavavo i denti, all’improvviso mi è venuto in mente il supplizio di Tantalo. Quello di cui parla anche Dante, come punizione per i golosi, che poi è la legge del contrappasso.

Tantalo, dopo averne combinate di tutti i colori, nonostante fosse circondato da cibo e acqua non poteva mangiare né bere. Era legato a un albero pieno di frutti e stava in un lago con l’acqua fino al collo (e menomale che era acqua…). Appena provava a bere il lago si asciugava, e se tentava di prendere un frutto per mangiare i rami si allontanavano.

Quello di Tantalo è un mito attualissimo. Almeno per me. Il mio supplizio è vedere le tette di Anna, passata da una seconda scarsa a una terza abbondante per la gravidanza, e non poter usufruire più di tanto di tutta questa grazia.

Categorie
Da 0 a 9 mesi

The Second

Ecografia 4 mesi okAspettare un secondo gnappo è come non aspettarlo: di fatto non se lo caga nessuno. E’ l’ingiusta vita dei secondi. Una volta infatti per levarseli di torno li mandavano alle Crociate. Adesso invece gli va decisamente meglio. Però non ci sono dubbi: se per il primo figlio tutti gli occhi sono puntati sul pancione, quasi in adorazione della dea della fertilità, per il secondo le attenzioni alla mamma si riducono a un semplice: “Come stai?”.

Io un po’ mi sento in colpa. A questo secondo non ci sto proprio pensando. Il gnappo assorbe come sempre un sacco di energie. Tutte le energie sono sempre per lui. Anna sta andando a fare i controlli di routine e per fortuna finora sta andando tutto bene. Lei adesso fisicamente è ok, a parte qualche svomitazzata improvvisa. C’è anche la stanchezza cronica, dovuta alla mancanza di sonno e al fatto che non si riposa abbastanza. Ma con il gnappo operativo e cazzutissimo è difficile trovare dei momenti di relax.

Categorie
Il Bosco di Fede

Perdere il lavoro dopo il parto, l’albero di Valeria

Bosco di FedeValeria ha un bimbo di 10 mesi e ha perso il lavoro quando era in maternità. Dopo essere diventata mamma, nonostante tutta la felicità che una nuova nascita può portare, ha passato dei momenti bui. Si è sentita annullata, è ingrassata, tutto per lei è diventato uguale. Valeria però ha fiducia nel futuro, sa che questa è una fase che passerà, che questo periodo nero che sta attraversando sarà presto solo un ricordo. In questo la sta aiutando molto il marito che la sostiene e l’ha coinvolta attivamente in alcuni progetti.

Ecco il suo albero-racconto.

Categorie
Pensieri di un papà

Come un barattolo vuoto

barattolo vuotoAlla fine abbiamo vuotato il sacco. Provando a togliere il sassolino che rischiava di diventare il primo mattone di un muro. Mi sono armato di pazienza e ho cercato di chiarire. Sono partito con quanto successo l’ultima volta, perché la questione, tra una cosa e l’altra, non era stata più affrontata.

Ho messo il gnappo a dormire e l’ho raggiunta a letto, nonostante avessi altre cose da fare. Dopo la mia analisi dei fatti, lei è scoppiata a piangere, tirandosi le lenzuola sul viso, per asciugarsi le lacrime e per nascondersi. Sinceramente non mi ero accorto prima che qualcosa non andasse. Sì ok, c’era la routine che non aiuta, la stanchezza cronica, le notti “movimentate”. Ma c’è anche tanta gioia a stare con il gnappo, a giocare con lui, nel vederlo crescere.

Ma tutto questo evidentemente non basta. Da quando lei è rimasta incinta dice di essere cambiata. “Tutti cambiamo”, le ho detto io. Ma questo cambiamento evidentemente non l’ha ancora accettato. Il gnappo è nato due anni e mezzo fa e a lei sembrano “passati 10 anni”. Si sente stanca, si vede brutta, non si piace più, non si sente più libera come prima.

Categorie
Sesso, questo dimenticato

Sesso dopo un figlio, come risolvere la crisi

lisistrataCredo che il sesso tra due persone che si amano sia una parte importante della loro relazione. Non l’unica e non la principale, ma comunque importante. Io non so se in tutte le coppie succeda, ma dopo un figlio l’intesa sessuale cambia. E molto.

All’inizio, nei primi mesi di conoscenza tra due persone si tende a fare solo quello. E’ fantastico, ma la carica dirompente che ha il fare l’amore rischia di mettere in secondo piano altre cose altrettanto importanti. Bisognerebbe dare spazio anche ad altro, soprattutto al dialogo, anche senza sesso.

Poi ti conosci, vai a vivere insieme, e dopo un po’ di anni non c’è più la novità dei primi tempi. Di quando ti trovavi a casa di lui/lei per fare le cenette a lume di candela prima di lasciarti andare tra le sue braccia. La situazione diventa meno romantica: dormi tutte le sere insieme nello stesso letto, da lì ti svegli tutte le mattine per andare al lavoro. Lui (o lei) russa, si muove tra le coperte, magari parla nel sonno e ti sveglia. Il sesso c’è ancora, ma meno rispetto ai primi tempi. Però si scoprono e si apprezzano tante altre cose che vanno a consolidare la coppia.

Categorie
Sesso, questo dimenticato

Sesso, sempre alla ricerca della gnappa perduta

SessoEra da un po’ che volevo scrivere di questo. Poi, per un motivo o per l’altro, ho procast… procrarst….pocrarst… ptuh. Ho rimandato. L’argomento è sempre quello. Uno dei miei preferiti, se non il mio preferito. The gnappa. Il tutto parte da quest’estate, quando, non si sa come, avevo l’ormone impazzito. Soprattutto dopo che Anna è andata in vacanza con il nano e i nonni e io per 15 giorni sono rimasto a casa da solo.

Quando li ho raggiunti e siamo andati al mare, dopo il periodo di castità forzata, ero abbastanza ingrifato. Così ogni occasione era buona (quando il gnappo finalmente si addormentava, di giorno o di notte) per l’approccio. Forse un po’ troppo insistente. Tanto che Anna una volta si è pure arrabbiata. “Non pensi ad altro”, mi ha detto. Ed era quasi scocciata, forse perché, prima di pensare a lei, ai baci e alle carezze, mi dirigevo con foga a “La recherche de la gnappe perdue”.

In effetti ogni volta che il gnappo andava in stand by cadendo tra le braccia di Morfeo, partivo alla carica, come un toro a Pamplona nel giorno di San Firmino in cerca di turisti con il fazzoletto rosso da incornare. E, lo ammetto, il troppo stroppia. Però ho anche cercato di girarla, come sempre, a mio favore: “Dovresti essere contenta! Mi devo sentire in colpa se mi piaci e ho voglia di fare l’amore con te? Ci sono coppie che non lo fanno mai, e donne che farebbero carte false per sentirsi desiderate dal loro uomo, e tu sei infastidita? No, fammi capire…”.

Categorie
Pensieri di un papà

La nausea

la-nauseaE’ da venerdì che Anna ha una strana nausea. Lo so a cosa state pensando. E’ quello a cui ho pensato anch’io. Ma i casi sono 3:

1) è stato lo Spirito santo

2) mentre ero col gnappo dai miei è venuto l’idraulico

3) è solo un mal di pancia

Io sono certo sia la terza ipotesi. Almeno lo spero. Perché altrimenti, se fosse stata nell’unica volta in cui mi è stata concessa la gnappa in oltre un mese di astinenza (tra l’altro dopo il ciclo e standoci pure attento) devo giocare al Superenalotto. Potrei vincere.

Sta nausea è strana. Come se non avesse digerito. Peccato che è da venerdì sera che se la porta dietro e non accenna a passare. Le viene quando sta in piedi. Se si corica va meglio. Si è quindi messa in una dieta forzata visto che il cibo gliela fa aumentare. E poi continua a digerire. Ruttini, sia chiaro. Non quei roboanti tuoni fantozziani che siamo in grado di emettere io e il gnappo.