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Sesso, questo dimenticato

De castitate, ovvero il mio amico immaginario

nirvanaMi sono accorto che l’ultimo mio post nella categoria sesso risale al 9 dicembre 2012. Non è un buon segno. Non lo è neanche il fatto che non mi ricordi più quando è stata l’ultima volta in cui ho praticato questa attività ancestrale che ha permesso alle specie di riprodursi nei millenni, nonostante la gemmazione o la partenogenesi fossero sicuramente metodi più pratici, sicuri e meno impegnativi che la natura avrebbe potuto utilizzare per la sua riproduzione.

Sta di fatto che ormai il Nirvana è a un passo da me. Sto raggiungendo vette di ascetismo da far invidia a un fachiro cambogiano in questo periodo quaresimale che facilita e nobilita i fioretti. Ma non è solo questo. E’ una serie di cause/conseguenze difficili da spiegare. Stanchezza, sonno arretrato, brevi periodi di assenza, ogni tanto qualche litigata, la sera papabile che però mica puoi farlo a comando, il ciclo.

Eh sì. C’è anche quello. Che all’inizio della nostra relazione non era un problema (manco fossimo i due protagonisti giapponesi de “L’Impero dei sensi”), ma poi poco alla volta, giustamente è diventato un tabù. E che diamine. Ci mancherebbe. Ma se prima era di pochi giorni, da quando c’è il gnappo è diventato di almeno una settimana intera.

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Pensieri di un papà

Pubblicità progresso

Quando esco con gli amici che ancora non hanno figli mi sento una pubblicità progresso. La colpa è del gnappo che quando è in mezzo alla gente riesce a sfoggiare il suo miglior sorriso a due denti, le sue migliori espressioni e si mette sempre quella “aureola portatile” che si toglie una volta entrato in casa.

Così, tutte le volte che vediamo coppie di amici ancora sfigliati leggiamo nei loro occhi (più in quelli femminili che in quelli maschili a dir la verità) il desiderio di mettere al mondo un pupetto per farlo giocare tra qualche anno con il nostro. Ieri addirittura la fidanzata di un mio amico è riuscita a dire: “Che bello il gnappo, sarai l’amichetto del nostro figlio immaginario!”.

A differenza di tante altre volte in cui storco il naso al solo sentire frasi di questo tipo, stavolta mi ha fatto piacere perché la frase era davvero sincera e non morbosa. Eh sì, il gnappetto sta facendo una strage di cuori. Se la popolazione italiana aumenterà nei prossimi anni forse sarà anche un po’ merito suo. Soprattutto perché lo stronzetto riesce ad essere davvero adorabile quando è fuori e al centro dell’attenzione, anche con gente che non ha mai visto.

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Pensieri di un papà

Corpo dopo la gravidanza, e arrivarono le orecchie di cocker

Sapevamo che sarebbero arrivate. Anche se io speravo di no in realtà. Speravo che la forza di gravità facesse un’eccezione, almeno per una volta. Dopo 8 mesi di allattamento, quando ormai le scorte di latte sono agli sgoccioli e al gnappo sta spuntando il primo dentino, sono arrivate anche le temibilissime “orecchie di cocker”.

Eh sì, le avevo già intraviste quest’estate in montagna (e Anna si era pure inkakkiata perché ci avevo scherzato su), ma poi sembravano essersi riprese. Adesso invece c’è stato il tracollo. Della seconda scarsa, ma tonica, del pre-gravidanza non c’è più traccia. E tra l’altro sono diventate pure asimmetriche. Insomma, due prugnette.

Ieri le ho viste – dopo tanto tempo – mentre Anna si metteva il pigiama prima di venire a dormire. Le ho guardate con gli occhi tipo emoticoglions di Messenger :-O ma senza aprire la bocca. Solo con gli occhi un po’ sgranati, ma senza fare commenti.

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Io lei e l'altro

Un po’ di sonnambulismo e nuovi assalti notturni

Da quando il pupo è nato sono diventato ancora più sonnambulo. Anche se non faccio più sogni erotici, come invece succedeva all’inizio della gravidanza, (si vede che ormai la pace dei sensi ha avuto la meglio su di me), da un po’ di tempo sono preda invece di un fenomeno più inquietante: mi sveglio nel cuore della notte e, nel panico, cerco il gnappo. E’ successo anche stanotte.

All’improvviso, forse durante un sogno, mi sono ritrovato nel letto addosso ad Anna (che ho svegliato per l’ennesima volta, ma ormai ci è abituata) al buio, per cercare il gnappo. Poi devo anche essermi avvicinato alla culla (che abbiamo di fianco al letto) per vedere se c’era. A quel punto, mi sono svegliato anch’io e dopo un “Ma cosa stai facendo?” detto dalla mia dolce metà, sono tornato buono buono nel mio cantuccio.

Non è la prima volta che mi capita. Subito dopo la nascita, nelle prime notti a casa in tre, su consiglio delle ostetriche abbiamo provato a far dormire il gnappo con noi nel lettone. Un disastro. Lui perché era scomodo, noi invece per l’ansia di schiacciarlo. La mattina, dopo averlo già rimesso nella culla, ci siamo trovati entrambi a tastare il letto in cerca del piccolo. Prima lei e poi io. “Tranquillo, è nella culla, anch’io l’ho fatto”, mi ha detto A. mentre mi stavo svegliando.

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Da 0 a 9 mesi

Il tracciato, i padri inutili e le mamme in ansia

Ieri Anna è andata in ospedale a fare la mitica “visita a termine” con relativo tracciato. Ecco le sue mail mentre era in attesa.

—-Messaggio originale—-
Da: Anna
Data: 4-gen-2012 9.50
A: Federico
Ogg: 2^ piano: Macedonio Melloni

Se avessi twitter questo posto lo taggerei come #genteconlavaligia oppure #ciaosonoansia! Non hai idea delle facce allucinate che vedo: balene allucinate con compagni ancora più stravolti. Intere famigliole al completo che osservano la porta della stanza tracciati in attesa di saltare addosso all’ostetrica. Noi siamo principianti! Ovviamente le più tranquille sono le extracomunitarie; ce n’è una addirittura da sola, come me! #solidarietà.

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Maschi vs femmine

Donne e forum, un po’ di considerazione per i maschi please!

I problemi tra uomo e donna sono spesso causati dall’incomprensione reciproca. A volte maschi e femmine viaggiano su binari paralleli. C’è però un modo per capire meglio l’universo femminile. E’ semplice e lo consiglierei a tutti i colleghi maschi: amici, leggete i forum di donne su internet. Vi si aprirà un mondo.

A volte seri e impegnativi, altre assurdi e melensi, leggendo i vari commenti lasciati dalle donne 2.0 nelle varie discussioni ci si può fare un’idea generale di come funziona il complicato macrocosmo del cromosoma XX.

Ho notato che le donne su internet sono una potenza. Si consigliano, si confortano, si incoraggiano a vicenda, si scambiano complimenti e soprattutto scrivono tanto e di tutto.

Dalla stitichezza al sesso anale, dalla contraccezione alla gravidanza, passando per la masturbazione e i problemi di coppia. Insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta per capire come la pensano le donne (non tutte certo, ma comunque un campione significativo).

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Da 0 a 9 mesi

In finale di gravidanza, ecco la sciatica

In nove mesi di gravidanza Anna è sempre stata bene. Poche nausee, sparuti vomitini improvvisi, dormite fotoniche, una covata serenissima insomma. Uniche cose da segnalare la Garnerella vaginalis e le infinite pipì ad ogni minuto. Per il resto tutto ok, una gestazione da baciarsi i gomiti, confrontandola con quelle sentite in giro.

A Natale però non poteva mancare un fastidioso regalino: la sciatica. Praticamente le fa male dietro ad una chiappa e non riesce più a camminare bene perché non può appoggiare il peso sulla gamba destra. Quando cammina sembra una zoppa. Io scherzando le ho proposto di fare come per i cavalli quando si rompono una gamba. Un colpetto e via… “Mi fa un po’ pena vederti così  – le ho detto ieri sera – meglio porre fine alle tue sofferenze, no?!”.

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Cose di casa

Conto alla rovescia, l’attesa e le 1000 cose da fare

ecografia morfologica settimo mese visoIl conto alla rovescia è implacabile. Mancano meno di 15 giorni. Arghhhhh!!! Non pensavo che il momento del lancio sarebbe arrivato così presto. A dir la verità non pensavo neanche che sarebbe arrivato nel 2012. Ma ormai ci siamo. La pancia sta per esplodere. Ad Anna è venuta anche un po’ di sciatica, ma per fortuna riesce ancora a farsi delle grandi dormite. Cerchiamo di accumulare più sonno possibile in questi giorni per caricare le pile. Sappiamo che, quando saremo in 3, il sonno ci mancherà.

In questi pochi giorni che ci separano dal parto cerchiamo di fare alcune delle troppe cose che ci mancano e che poi sarà più difficile fare, soprattutto nei primi tempi: cene con gli amici più stretti, giro per vedere piastrelle, cessi e altri materiali per la casa che da febbraio dovremo ristrutturare, goderci i nostri momenti di intimità a due. Cene a casa da soli, coccole prima e dopo cena sul divano, momenti di silenzio.

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Pensieri di un papà

Sempre più pancia, come una tartaruga o un portabicchieri

Ormai il melone sta quasi per esplodere. Manca meno di un mese e il countdown ormai è a dir poco “inquietante”. Tra un po’ il nano vorrà uscire, dopo 9 mesi di “cova” nella pancia vorrà vedere com’è fatto il mondo.

Te sta dentro che qua fuori è un brutto mondo“, diceva Stefano Accorsi in Radio Freccia. Anch’io gliel’ho detto diverse volte, ma così, tanto per dire.

Ora Anna fa fatica a girarsi nel letto. Oggi l’ho vista arrancare a pancia in su e le ho detto che sembra una tartaruga rovesciata sul guscio. Per fortuna riesce ancora a farsi delle gran dormite. Sotto la testa usa ora due cuscini, si gira su un fianco e si mette vicino il cuscinone arancione da allattamento. Il tempo di prendere sonno e si libera dal cuscinone che in tempo zero cade dal letto.

Ora mi sono abituato a questa panciona. Fa quasi parte del paesaggio. Sembra proprio una donna incinta, almeno così come me la immagino io (ho sempre in mente Mariangela Fantozzi in questa scena). Adesso infatti se la tocca spesso quando è in piedi. Lo fa anche inconsciamente quando ad esempio è al telefono: qui tutti abbiamo i nostri tic, un po’ come quando siamo in macchina al semaforo e scatta nell’attesa la pulizia del naso.

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Da 0 a 9 mesi

Il corso allattamento e la manìa del “naturale”

Sono stato al mio primo (e spero ultimo) incontro-allattamento. Eravamo una quindicina. Solo due gli uomini, me compreso. Gli altri partner si sono dati alla fuga, o forse avevano altro da fare, tipo lavorare.

La simpatica pediatra che ha tenuto il corso aveva il cellulare con una suoneria assurda, quello classico delle paperette di gomma. Da lì avrei dovuto capire molte cose…

Ha iniziato a parlare di sto benedetto allattamento al seno, facendoci un pippone su come il tutto debba essere il più “naturale” possibile quindi: niente ciuccio, niente biberon, ma al limite mettere il latte in una tazzina che poi il bimbo lecca tipo gattino (ehhhh?!!!).

Sì assolutamente al rooming in (cioè il neonato sempre in camera con la mamma dopo il parto. E poverina! e lasciatela respirare sta donna dopo tutta la fatica!); così il bimbo non becca i potenziali virus che girano negli ospedali e, cito: “Così ci si accorge subito se c’è qualcosa che non va e poi il bimbo viene colonizzato dai batteri buoni”. Sarà.

Sì anche al famigerato e immancabile “skin to skin” (quindi il bimbo non si lava dopo l’espulsione, ma lo si butta bello zozzo così com’è addosso alla mamma). La pediatra ha poi smontato (o creato, questo è ancora da dimostrare) una serie di luoghi comuni su gravidanza e allattamento. Alcuni veramente eccezionali…

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Maschi vs femmine

Sedere in gravidanza, cul comune mezzo gaudio

Scenetta familiare: torno a casa dopo il lavoro. Anna si era appena svegliata da un pisolino e, mezza rincoglionita, in maglietta e mutande  va in bagno per una delle sue infinite pipì quotidiane. L’occhio mi cade sul suo lato B e non posso fare a meno di dirle sorridendo: “Ma che bel culone!”. Lei ancora infastidita dal brusco risveglio risponde con un tono da bambina capricciosa: “Lasciami stare!”. Ho riso per un’ora.

Il culo. Per Tinto Brass è il vero “specchio dell’anima”, la vera fortuna delle donne che ci sono sedute sopra e neanche lo sanno. Anch’io da sempre ne sono un grande estimatore.

C’è una variante: il culo in gravidanza. Non tutte le donne sono uguali, ma il culo in gravidanza credo aumenti un po’ per tutte. Forse è aumentato anche a Gisele Bunchen quando era incinta. Ci scommetterei. Lo dico perché oltre a vedere quello di Anna che è un po’ più abbondante di prima (ma non le sta male, è simpatico), l’ho notato anche su altre donne incinte, quelle che erano al corso preparto.

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Da 0 a 9 mesi

No, la Candida no! Mannaggia al lievito

Volevo parlare del montaggio del passeggino/culla/tris per cui ho impiegato un intero pomeriggio. Volevo parlare dell’ultimo appuntamento dei papà per il corso preparto (con tanto di massaggio finale). Invece devo scrivere di qualcosa di più intimo. Molto più intimo. Tanto intimo che il solo nome può far venire i capelli bianchi: la Candida appunto.

Ehm, mi vergogno anche un po’, ma essendo questo un diario fedele di tutto quello che mi sta capitando da quel giorno in cui sono comparse le impreviste due lineette del test di gravidanza, mi sento in dovere di raccontare quello che mi succede giorno per giorno.

Dunque. Mesi fa Anna aveve preso la temibile Gardnerella Vaginalis. Dopo il pap test ha preso le sue suppostone da inserire “in sito” (che belli i termini tecnici delle istruzioni) e il tutto sembrava finito.

L’altro giorno guardo con un po’ di attenzione il mio “migliore amico” e cosa vedo? Puntini rossi, come se avesse un leggero morbillo. Poverino!! Inizia il sospetto. Lo tengo sotto ossevazione per un po’ e vedo anche delle cose bianche attaccate a quello che in termine tecnico si definisce “glande” o che a Napoli tra amici si chiama come quando si canta senza strumenti musicali: “a’ cappella”.

Arghhhhhh!!!! Sarà mica Candida???!!!! Ora forse mi spiego perché faccio pipì come un cane a spasso. Altro che Sindrome della Couvade!