Un bambino piccolo è un enorme catalizzatore di attenzioni. Lo vedo sul gnappo che, quando non dorme e non si perde via con qualche giochino per quei 10 minuti (tipo con la palestrina o gli animaletti sulla sdraietta) deve essere sempre cagato.
Visto che la mamma ha finito la maternità dell’Inps e sarebbe cosa buona che ritornasse a lavorare (anche da casa) ci siamo regolati più o meno così: quando io sono in casa lo tengo con me e la lascio tranquilla.
Il fatto è che io, dopo quei 5 minuti di attenzioni, mi rompo le scatole e lo metto vicino a me ma senza cagarlo troppo (nel mentre studio o faccio altre cose).
E lui bigna, frignetta, rompe le scatole. Insomma, vuole giustamente il 100% delle attenzioni per sé. Ora ho capito perché Anna quando è in casa tutto il giorno con lui non riesce a lavorare seriamente.