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Pensieri di un papà

Il ciclo fantozziano

nuvola fantozziE’ partito il countdown per il matrimonio dell’anno. Quello in Puglia del mio ex coinquilino. Ancora non sono entrato bene nel mood, ma non vedo l’ora arrivi la fine di maggio visto che dopo il matrimonio attaccheremo quei quattro giorni per tornare a fare i fidanzatini in vacanza, appaltando il gnappo ai nonni. Ho proprio voglia di mettere piede in terra salentina per questa zingarata. Io, Anna, i miei ex coinquilini e le loro fidanzate riuniti in una villa davanti al mare, per giunta a scrocco visto che è gentilmente concessa dallo sposo.

Dopo il matrimonio gli altri torneranno a casa e la villa sarà tutta per noi due. Mare, giri per le città, cene, aperitivi sulla spiaggia e dopocena… bè, magari provare a mettere fine alla prolungata astinenza che viene interrotta più o meno come quando vinco al Superenalotto.

Ma c’è un intoppo. Il classico intoppo che capita a tante donne, proprio quando vanno al mare. O in vacanza. O ai matrimoni. O quell’evento importante in cui essere belle e soprattutto in forma è fondamentale. E allora tu già pensi a quel momento con entusiasmo, impazienza. Poi fai due conti. Come 2+2. E pensi che con tutti i giorni del mese, proprio in quelli ti devono venire.

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Io lei e l'altro

In vacanza a Portobello

PORTOBELLOCome l’anno scorso, anche quest’anno si ripropone la domanda da un milione di dollari: “Che cacchio facciamo quest’estate?”. E’ tempo di progettare le vacanze. Anzi, forse è già tardi. Ma noi siamo così. Quando non c’era il gnappo compravamo solo i voli in anticipo. Per decidere dove dormire e cosa vedere decidevamo tutto all’ultimo. Adesso con il nanetto camminante non si può più. O almeno, cerchiamo di darci un minimo di programmazione in più ecco. Ma giusto un minimo visto che poi, comunque, decidiamo sempre tutto all’ultimo. Ma almeno dove e quando andare bisogna deciderlo. Tanto per avere un’idea, guardare un po’ i posti e magari chiedere le ferie senza scannarsi con i colleghi.

Lunedì i miei suoceri sono tornati da un week end a Tortoreto Lido, provincia di Teramo, Abruzzo. E’ il posto dove andavano con Anna quando era bambina. E’ la nonna che c’ha sti’ momenti revival e quindi, avendoci portato sua figlia, ora ci deve riportare suo nipote e vedere cos’è cambiato in 25 anni. L’anno scorso infatti erano andati a Cervia, altro posto revival. Sono quindi tornati dalla gita con un po’ di indirizzi di alberghi e di uno in particolare, che li farebbe stare in una mini dependance minimal per 60 euro a testa, pensione completa, lettino incluso per 10 giorni dal 22 luglio in poi. Sembra che vogliano prenotare lì.

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Pensieri di un papà

Nonna che vai, calze che trovi

IMG_6519-1000Questa settimana il gnappo è dagli altri nonni. Quelli materni. Così si è fatto una settimana dagli uni e l’altra dagli altri. Par condicio. Bella la vita a quindici mesi eh?! Li ho imbarcati ieri sera, grazie al santo di mio suocero che si è smazzato ben 525 km per venirli a prendere. Lui e la nonna erano infatti di ritorno da un week end a Tortoreto Lido, dove hanno fatto una ricognizione per trovare un residence dove passare una settimana a luglio con Anna e gnappo. L’anno scorso a Cervia, quest’anno a Tortoreto Lido. Ormai le vacanze sono così, Ibiza e Formentera nella prossima vita. Forse.

Anna non ha problemi a prendere la macchina e farsi due ore e mezza di macchina per andare dai suoi. Ma mia suocera, che oltre che un po’ ansiosa è anche abbastanza testarda, non ha voluto sentire ragioni. “Ti veniamo a prendere noi!”. E così hanno allungato la strada apposta e sono venuti dal loro adorato nipotino per poi tornare a casa loro dopocena. Io dovrei impormi e non farli venire? Naaa, meno sbattimenti di così! Massima stima per mio suocero, sempre santo subito, che si fa centinaia di chilometri ogni volta per venire da noi, avanti e indietro.

Io e Anna ci divertiamo pensando a quanto sono diverse le coppie di nonni, in particolare le due nonne. Hanno solo una cosa in comune: entrambe stravedono per il gnappo e sono un po’ apprensive. Ma per il resto una (mia mamma) lo tratta come se fosse sempre più piccolo della sua età, l’altra invece vorrebbe che crescesse in fretta. Mia mamma quando lo vede camminare a due zampe sta in ansia. Lo segue come fosse la sua ombra con le mani vicine per paura che cada (che poi, mica è scemo, quando cade o mette giù il sedere pannolonato o mette le mani avanti). Sua mamma invece lo fa camminare da solo il più possibile perché, “insomma, ha quindici mesi, deve camminare un po’ questo pigrone!”.

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Viaggi

7 gennaio e ho già voglia di vacanze

mare vacanzeFinalmente è arrivato anche il 7 gennaio. Il giorno dopo la Befana che archivia tutte le feste natalizie e che ti catapulta nell’anno nuovo. Appena passate le ultime mini-vacanze alle terme già ho voglia di altre ferie. Io e Anna in questi giorni stiamo pianificando il programma del 2013. Come sempre, cercheremo di ottimizzare.

Il primo volo l’ho già comprato. E’ per la fine di maggio per andare al matrimonio del mio ex coinquilino Matteo. Si sposa a Taranto. Siccome io e la mia dolce metà non siamo mai stati in Puglia (è un crimine lo so…) ne approfittiamo per rimanere qualche giorno in più farci un giretto (senza pupo) dopo le loro nozze. Sei giorni in tutto (matrimonio compreso). Si accettano consigli su quali città vedere visto che ancora dobbiamo fare il programma di viaggio.

Poi si pensava di andare una settimana al mare. L’anno scorso era andata solo lei col gnappo e i nonni a Cervia. Io li avevo raggiunti un solo giorno e mi era bastato. Quest’anno invece dovremmo andare a un mare serio. E tutti e tre. Ci piacerebbe sognare le vacanze a Kos, a Miami, a Tokyo, alle Mauritius o in una qualsiasi città d’arte europea. Credo ci dovremmo accontentare di un mare più tranquillo. Ancora dobbiamo decidere, ma per ora le opzioni sono Croazia o da qualche parte in Italia, magari riuscendo a sfruttare la casa di qualche amica di Anna.

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Io lei e l'altro

A sei mesi il primo bagno al mare

Sfacchinata al mare andata. Dopo la corsa per prendere al volo il treno alle 6.52, il ritardo di 35 minuti e l’arrivo a Cervia, il mio umore all’entrata in spiaggia è del tipo: “Vabé, facciamo pure sta rottura de cojoni”. Mi cambio come Superman in una cabina per mettermi il costume pronto per la mia missione quotidiana: il primo bagno del gnappo al mare. Pannolino blu con Nemo impermeabile e fisico da piccolo Buddha, prendo in braccio il gnappo, che ancora non sa ancora cosa lo aspetta, e mi dirigo verso la battigia.

Per arrivare con l’acqua un po’ profonda bisogna camminare più o meno fino alla Croazia. Pian piano le ondine si avvicinano ai piedini bianchicci e cicciosi. G. guarda serio tutta quella massa d’acqua color verde scuro che non aveva mai visto prima. Poi, quando la profondità finalmente lo consente, appena il gnappo tocca l’acqua e sente che è più fredda di quella a cui è abituato nella vaschetta, scatta il pianto. Un pianto infastidito, che smette non appena lo tiro su.

Ci riprovo, stavolta lui si attacca a me come una cozza allo scoglio. Anche Anna prova a farlo ridere. Ma niente, lui è serissimo e guarda in basso. Poi, pian piano, bagnandolo prima sulle braccia e sulle gambe, ci immergiamo insieme. Si vede che il mare non lo entusiasma troppo (ha preso ad me si vede), ma sembra sopportare. A un certo punto anche puccia anche le mani, che prima teneva in alto, più o meno ad altezza spalle. Lo sguardo non è dei più felici, ma almeno non piange. Sopporta.

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Io lei e l'altro

Un giorno al mare e poi vita da single

Lunedì il gnappo compie sei mesi. Visto che venerdì l’allegra famigliola (Anna + il gnappo + miei suoceri) è partita per il mare, ho chiesto un giorno di ferie per raggiungerli in giornata e presenziare al comple(mezzo)anno oltre che ad assistere al suo primo, secondo bagnetto al mare.

Per me sarà una cammellata notevole. Oggi lavoro fino a sera. Domani sveglia all’alba per prendere il treno e raggiungerli a Cervia. Sì, la scelta dei miei suoceri per la classica settimana al mare è caduta sull’amena località della riviera romagnola. Io per fare il figo dico ad alcuni che vado a Milano Marittima, visto che è lì vicino. Cervia mi fa un po’ tristezza anche se non ci sono mai stato. Oh, magari è fighissima. Vedremo.

Poi, dopo l’intera giornata sulla sabbia e sotto il sole, riprenderò il treno per il ritorno alle 8 di sera per essere al lavoro martedì mattina. Speriamo di sopravvivere…

La toccata e fuga spero mi farà evitare di sentirmi dire nei prossimi decenni: “Ecco, tu non c’eri neanche al 6° complemese di tuo figlio e al suo primo bagno al mare!!”. Cosa non farei per evitare potenziali rotture di coglioni che potrebbero ritorcersi contro di me nei secoli dei secoli.