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Pensieri di un papà

Halloween vs Carnevale

halloween zucche

Pronti per un altro Halloween?

Vi ricordo che siamo a metà settembre e tra poco, senza che neanche ce ne accorgiamo, negozi, supermercati, bazar, suq e cartolerie inizieranno a riempirsi di zucche, ragnatele, cappelli da strega, mani e denti finti, costumi di Halloween.

Ormai Halloween è diventata una festa della nostra tradizione, anche se importata dall’estero.

Anzi, forse addirittura più sentita del carnevale. E’ la globalizzazione bellezza.

In quanto a scenografia secondo me Halloween batte il carnevale.

Anzi, Natale batte Halloween che batte carnevale.

Il clima natalizio è fatto di vetrine addobbate, tappeti rossi per la strada, luminarie nelle strade.

Si parte con il gran varietà natalizio già a metà novembre e ogni anno si anticipa. Forse perché le luci sulle strade fanno vendere di più, chissà…

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Pensieri di un papà

Carnevale, come vestire un bambino di un anno?

mosca travestimentoEcco, mi sento un’altra volta un papà degenere. Perché? Siamo a carnevale e tutti mi chiedono come vestiremo il gnappo. Vestire il gnappo? Ma c’ha 13 mesi! E facciamogli prendere un po’ più di consapevolezza! Fategli almento dire “mamma” identificando quelle due sillabe con la persona che lo ha generato! Un minimo dico, non tanto.

E invece amici (e un po’ anche Anna) mi mettono pressione sul far mascherare il pupo a carnevale. Che poi, da cosa lo vesto? Da puffo? Da Cucciolo dei 7 nani? Da drosofila melanogaster aka moscerino della frutta? E poi perché? Per fargli le foto da mostrargli quando sarà grande o per farci noi quattro risate nel vederlo in casa? Perché ovviamente mica andiamo a vedere i carri allegorici a Viareggio né in giro in piazza Duomo a Milano. Preannunciano neve! Eh.

Ma no, il carnevale è più una cosa da grandi: schiuma da barba e cacca spray alla mano con cui inseguire le tipe che ti piacciono. Quello per me è lo spirito del carnevale. Mica stelle filanti e coriandoli. Anche se, in effetti, andando un po’ più indietro con la memoria, quando ero piccolo io e la casa si riempiva di maschere, non era male. E neanche quando i miei mi vestivano da superman all’asilo per dire la poesia di carnevale che iniziava con “Ecco a voi le mascherine…”.