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Io lei e l'altro

Non si danno gli schiaffi! 不要給摑 !

cina schiaffiC’è da dire una cosa. Il gnappo, in quanto a coerenza e a tradizioni, è un vero maestro. Più o meno un anno fa (grazie caro blog che tieni il conto di quanto tempo è passato) era iniziata la fase schiaffi. Mi sono accorto che potrei copiaincollare paro paro tutto il post di allora e ripubblicarlo oggi: perché siamo sempre al punto di partenza. Anzi, forse anche peggio visto che crescendo ed essendo più forte e dinamico il nano adesso, quando ha i suoi scleri, ci fa ancora più male.

Praticamente non gli puoi dire di no o fargli fare una cosa che non vuole. E’ una lotta continua (anche se gli anni 70 sono finiti e la sinistra extraparlamentare è solo un ricordo). Alla fase schiaffi (più che fase ormai siamo nella “routine schiaffi“) adesso si è aggiunta anche la fase testate. Sì perché quel barattolo di due anni e mezzo in olio d’oliva fa di tutto quando è arrabbiato. Pizzichi sul collo, calci, morsi, schiaffi e testate alla Zidane. L’ultima volta eravamo sul lettone: ha caricato come un Capricorno e mi ha dato una capocciata in pieno naso. Non sto a dire il male che ho provato. Da lacrime agli occhi. Quasi da rottura del setto nasale.

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Il gnappo e i suoi capricci, la fase del no

no“Tato, andiamo a ninna?”
“Na!”
“Prepariamo la pappa?”
“Na!”
“Andiamo di là a giocare?”
“Na!
“Sei un bravo bimbo?”
“Na!”
“Guardiamo la tv?”
“Na!”
E via così…

Potrei continuare all’infinito. Alla soglia dei due anni, i temibilissimi terrible two, è iniziata una nuova fase. Quella del no. Per qualsiasi cosa. Così per partito preso. Giusto per fare il bastian contrario.

Di solito il no è accompagnato dal movimento con la testa. Il gnappo non parla ancora, ma adesso dice sì e no. Il più delle volte a caso. Altre volte invece ci prende. Sul “Vuoi bene alla mamma?”, la risposta è sì. Che però non dice a voce, ma lo mima con la testa. Invece il no, che di solito si abbina a tutto il resto, lo sillaba proprio: “Na!”. Una sagoma, se non fosse che dopo la raffica di no a tutto, un po’ di nervoso ti viene.