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Io lei e l'altro

Evoluzioni gnappesche tra sorrisi, schiaffi e nuove facce

bimbo paraculoI terrible two si avvicinano. Passata la boa dei 19 mesi, tra poco arriveranno i 20. E i 24 sono a un passo. Da quando ha finito l’asilo, a metà luglio, prima di andare in vacanza, il gnappo ha fatto passi da gigante. Nelle due settimane in cui non l’ho visto è cresciuto, e non solo di peso, anche grazie alla “cura” con pranzi e cene in hotel coi nonni. Il download delle espressioni facciali e dei versi è aumentato di brutto. Fa delle facce troppo ridicole quando vuole fare lo scemetto. Prima era più rinco, mentre adesso è sveglio come pochi quello là. E’ bel birichino, un vero balosso, come si dice dalle mie parti.

Quando li ho raggiunti per portarli al mare ad agosto mi sono accorto della differenza. Perché l’unico modo per rendermi davvero conto dei progressi che fa è non vederlo per qualche giorno. Se ce l’ho sempre sotto gli occhi non mi accorgo delle differenze. Ma quando capita di stare lontano per una settimana, capisco cosa provano gli amici o i nonni che lo vedono ogni tanto: stupore e meraviglia. In un battibaleno me lo ritroverò alle elementari, già lo so. Il tempo passerà anche troppo in fretta. Questione di punti di vista. Quando lo guardo nel lettino mentre dorme (bello spaparanzato con le gambe distese che quasi non ci sta più tra le sbarre) mi chiedo dove è finito quel microbimbo che ancora non riusciva a girarsi sulla schiena e ciucciava (o meglio, tentava di ciucciare) il latte dalle tette della mamma. Ed è passato un anno e mezzo, mica secoli.