Categorie
Provato per noi

Idee di papà: Giulive, le galosce come Peppa Pig

Giulive le galosce di Peppa PigOgni tanto i papà hanno delle idee valide. Ti tirano fuori l’invenzione giusta, quella che può contribuire a semplificare la vita di chi ha figli piccoli.

Tipo Enrico, che si è inventato il portale Cercapasseggini.it per aiutare i genitori nella scelta del passeggino, con schede, confronti e tutte le istruzioni di montaggio dei vari modelli nel caso fossero andate perse. Prima che arrivasse il gnappo anch’io mi ero cimentato nel montaggio del mezzo a quattro ruote. E’ stata un’impresa non da poco.

Oppure Loris, che insieme ad Alessandro e Andrea ha fondato Simplidea, un’azienda veneta specializzata nella realizzazione di soluzioni innovative per rendere più semplice la vita. Tra queste ci sono le Giulive, delle simpatiche galosce per bambini.

Categorie
Pensieri di un papà

Milano nostra, come turisti tra i turisti

rondini cracking art castello sforzescoAdoro Milano in questa stagione. Nelle giornate terse di fine maggio, quando i palazzi d’epoca si stagliano nel cielo azzurro. L’aria è fresca solo al mattino presto e alla sera, quando il sole ta per tramontare. Il caldo piacevole del pomeriggio e una leggera brezza ti fanno sentire in vacanza.

castello sforzesco cortileMi piace andare in bici. Montare il seggiolino per il gnappo, andarlo a prendere all’asilo, mettergli il caschetto. Ci divertiamo ad andare in centro, vedere gente, sentirci turisti tra i turisti. Fare un giro tra gli stand della nuova zona pedonale davanti al Castello Sforzesco, sentire i profumi di cibi vicini e lontani: cous cous, porchetta, patatine, paella, asado.

Categorie
Pensieri di un papà

La festa del genitore 2

festa della mamma 2014Non ci posso credere. Abbiamo passato un’altra festa della mamma. O festa del “genitore 2” che dir si voglia. “In teoria io sarei il genitore 1”, mi ha detto Anna quando le ho fatto gli auguri. Ma a casa mia decido io e quindi lei è il genitore 2. Così, per convenzione. Perché poi dovrei essere io il genitore 2?

Comunque, anche sta festa della mamma ce la siamo levata dalle… Rileggevo i post del 2012 e del 2013, scritti per l’occasione. Non ci posso credere sia già passato un anno. Ci dev’essere una macchina del tempo che accelera i secondi, un poltergeist, un folletto che scherza con il tempo.

Ieri siamo andati a festeggiare dai miei e sono venuti pure gli altri nonni. Siamo stati insieme da pranzo fino a sera. Siamo stati bene. E’ un piacere quando i quattro nonni vanno d’accordo. Perché gli scazzi tra consuoceri sono dietro l’angolo. Invece noi per ora ci siamo salvati. E non è poco, soprattutto in pranzi domenicali e feste comandate.

Categorie
Tagliamoci le vene

Che cos’è la felicità?

che cos'è la felicità pillola rossaHo fatto una chiacchierata con mia sorella, mentre l’accompagnavo in macchina all’aeroporto. Della vita, delle scelte, del rapporto tra noi e i nostri genitori. Mia mamma avrebbe voluto che fossimo stati più vicini a lei e nella stessa città. Posso anche capirla. Ma le scelte sono nostre, non di altri, fossero anche i nostri genitori. E ognuno è giusto che si faccia le sue di scelte.

Probabilmente se l’avessi ascoltata e avessi fatto tutto quello che voleva lei (università vicino a casa, lavoro vicino a casa, vita in casa in “bamboccione style” fino agli -anta) adesso sarei un alcolizzato. Lo penso davvero. Ma per fortuna ho avuto la forza, ma anche la fortuna, di essermi fatto la mia vita, le mie esperienze, anche i miei sbagli. E lo stesso ha fatto e sta facendo mia sorella. E di questo sono felice.

Altri amici hanno fatto scelte diverse. Dopo un periodo lanciati alla ricerca della carriera hanno deciso di tornare a casa, vicino ai genitori, mettendosi a fare figli come conigli, spesso in modalità “famiglia felice”. Ma saranno davvero felici? Dov’è il confine tra la vera felicità e l’illusione o l’autoconvinzione di essere felici?

Categorie
Io lei e l'altro

Il lettino con la nuova sponda

lettino con nuova spondaC’è il precedente. E adesso sarà dura. Di notte ovviamente.

Una settimana fa il lettino del gnappo è stato così modificato: abbiamo tolto una delle due spondine e adesso è libero di salire e scendere da solo.

Ormai è cresciuto e quindi la gabbia (in teoria) non serve più. Poi, per non farci mancare nulla, visto che i cambiamenti devono arrivare tutti insieme per essere metabolizzati meglio (questa è una teoria di Anna, non mia…), gli abbiamo anche cambiato il cuscino. Quello antisoffoco che avevamo preso quando lui aveva pochi mesi è stato sostituito da un altro più “da grandi”.

Last, but not least (aganauéin, aoh, gli amerigani…), gli abbiamo tolto il ciuccio. Un altro punto di non ritorno.

Categorie
Tagliamoci le vene

Son tutti belli i papà del mondo, affacciati alla finestra

son tutti belli i papà del mondo affacciati alla finestraUna foto vale più di mille parole. Anche se è fatta alla bell’e meglio, con un collage in Paint. (Quella brava con Photoshop è Anna).

Guardavo il gnappino oggi pomeriggio. Affacciato alla finestra. E mi sono ricordato di questa foto, che gli avevo fatto nell’aprile del 2013. Quasi un anno è passato. Undici mesi fa. Ne aveva 15. Adesso sono 26. E niente, mi sono commosso…

Dopo la foto gli sono andato vicino e l’ho abbracciato. Gli ho annusato i capelli. Non voglio dimenticarmi il suo odore di bambino. Lui sta crescendo, anche se con i suoi ritmi che non sono proprio quelli di un centometrista. Ma il tempo passa. Fugit irreparabile tempus.

Mi viene in mente una canzone dedicata alle mamme. Me la cantava la mia da piccolo. E già da allora provavo nostalgia, soprattutto quando arrivava la frase: “E gli anni passano, i bimbi crescono, le mamme imbiancano; ma non sfiorirà la loro beltà…”. 

Categorie
Libri

Un po’ di libri sui papà

complesso-di-telemacoDi tanto in tanto mi arrivano via mail comunicati stampa sui libri dedicati alla paternità & co. Nonostante i miei buoni propositi, difficilmente riesco a trovare il tempo (e le forze, prima di addormentarmi) per leggerli.

L’unico che finora sono riuscito a finire (tenendolo sul comodino per mesi) è stato “Il complesso di Telemaco” di Massimo Recalcati (Feltrinelli), a cui magari dedicherò un post ad hoc, prima o poi. Però ci sono veramente tanti libri che parlano della paternità e dell’essere papà. Quindi, visto che non posso ancora recensirli, mi sembra giusto almeno segnalarne alcuni. Più o meno illustrati, ironici o socialmente impegnati, ce n’è per tutti i gusti. La Festa del papà si avvicina, un libro potrebbe essere un’idea carina da regalarci… 

Categorie
Io lei e l'altro

I papà e le missioni impossibili

Cosa ci fa un uomo sulla trentina, da solo, al buio, in un parco giochi, con un bastone in mano? Qualcuno avrebbe anche potuto chiamare la polizia per identificare quel soggetto che camminava in modo strano. Al giorno d’oggi, non si è mai sicuro neanche sotto casa. Ogni individuo è un potenziale pericolo.

Questa foto è un indizio per capire chi è quel losco figuro che, alle 19.30 di un tranquillo martedì sera, si aggirava senza pace in un parco giochi di Milano.palla in fontana missione impossibile

Categorie
Pensieri di un papà

Una canzone dedicata ai papà

dove sei dioVolevo scrivere già da qualche giorno un post su questa canzone che è arrivata al primo posto della classifica iTunes degli album più venduti in Italia, ma Francesco mi ha preceduto di un soffio. E, leggendo il suo post, condivido quello che ha scritto riprendendo quello che dice Stromae nella sua canzone “Papaoutai” (che poi sarebbe “papa où t’es”, cioè “dove sei papà”): “Tutti lo sanno come si fanno i bambini, ma nessuno sa come si fanno i papà”. Che è un po’ quello che credo pensino tutti i genitori alle prime armi, come me.

La canzone mi piace, e non mi dilungo come faccio di solito in seghe mentali psico-antropol-sociol-filosofiche da due soldi. Però metto qui il testo e il video e faccio come si faceva una volta in radio (non ditemi che si fa ancora!): la dedico a tutti i papà e a tutti i figli. Una dedica mainstream, disciamo. Con tanto di traduzione.

Categorie
Io lei e l'altro

Una sera da soli in casa e la modalità camomilla

camomillaHo passato una serata da solo col gnappo. Anna era andata fuori a cena con le sue amiche e così, per una volta, strano ma vero, ho avuto terreno libero in casa. La nostra seratona si è conclusa alle 21.30, quando l’ho messo a letto. Poi ho cazzeggiato da solo fin verso mezzanotte quando lei è rientrata.

A parte il piantone che si è fatto quando la mamma è uscita di casa, con tanto di lacrimoni che gli scendevano dalle guanciotte cicciose, il gnappo con me è stato bravissimo. Ho notato che cambia atteggiamento quando siamo solo io e lui, rispetto a quando ci siamo entrambi.

Categorie
Io lei e l'altro

Quando la mamma è via per lavoro

parigi metropolitana libertyLo so, sono pessimo. Perché appena si presenta un ostacolo delego. Scarico il barile. Mollo “tutto il blocco” come diceva il professor Sassaroli al Melandri in Amici Miei, prima di sbolognargli moglie, figlie, governante (“tedesca, due anni di contratto, severissima, in uniforme…”) e il cane Birillo.

E non credete che non mi senta in colpa. Anch’io  “ho sofferto come un cane, per quasi tre quarti d’ora…“. Ma altre idee non mi sono venute, se non quella di chiedere le ferie dal lavoro, che preferisco però giocarmi in altro modo.

Anna è andata a Parigi per lavoro. Starà via quattro giorni. E’ la prima volta che sta via per così tanto, senza me e senza gnappo insieme. Tutte le altre volte o era senza di me, o senza il gnappo. Mai senza tutti e due insieme. Dilemma: come famo col nano? Le ipotesi sul tavolo erano queste:

a) prendo le ferie

b) facciamo venire su i nonni a turno che lo tengano quando io sono al lavoro e torno a casa tardi

c) lo molliamo dai nonni a casa loro, come nella migliore delle tradizioni

d) te lo porti a Parigi e lo rimpinzi di baguette, croissant, croque monsieur

Categorie
Pensieri di un papà

Dieta e papà, quando la paternità fa ingrassare

dietaE’ ufficiale. La paternità fa ingrassare. Da quando è nato il gnappo avrò messo su più o meno 5 o 6 chili. Che adesso vanno persi. Non sono solo le mamme a mettere su peso durante e dopo la gravidanza. Succede anche ai papà. Chissà saranno forse i nostri “neuroni a specchio”, o sarà l’empatia o semplicemente perché svacchiamo di più con il mangiare. Scelgo la busta 3.

Ora, il mio peso standard è tra i 70 e i 75 chili. Quello di sempre, più o meno dai vent’anni in poi. Adesso la bilancia è arrivata a segnare 80. Ok che c’è stato il Natale di mezzo, ma non è che durante le feste mi sia proprio sfondato di cibo. No, il problema sono stati i mesi prima. E adesso bisogna correre ai ripari.

Gli uomini di solito non ingrassano sui fianchi o sulle cosce. Non abbiamo in genere smagliature né cellulite. Niente impomatate di Rilastil o di Somatoline. Il nostro problema, almeno il mio, è la pancia. Ci sono due tipi di pancia: quella bassa, la classica “buzza da bevitore”, molliccia, a cui ci si può facilmente aggrappare appena sopra le parti basse. E poi c’è il pancione, quello alto, di solito tonico, almeno a prima vista.