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Noi quattro

Rodaggio

rodaggioSiamo in fase di rodaggio. Anche se in questo periodo è difficile fasarsi visto che siamo in pianta stabile dai nonni fin dopo Capodanno. Prima c’erano gli altri nonni a dare manforte a Milano. Poi il testimone è stato passato di mano appena sono scattate le mie ferie. E dopo un paio di giorni a casa, noi 4 per conto nostro, è scattato il trasferimento dai miei. Quindi il rodaggio è un po’ falsato.

Qui il gnappo va a letto tardi, si sveglia tardi, pisola come sempre al pomeriggio. Orari a canis cazzum (o mentula canis, come vorrebbe il latinorum correggiuto). The Second fa il suo dovere: mangia (è cresciuto di bestia dopo le dimissioni dall’ospedale, è sempre attaccato alla tetta), dorme il giusto e fa i suoi bisogni. Ogni tanto ci piazza anche un sorrisino da pancia piena. Di più non si potrebbe chiedere. Per non farsi mancare niente è già incatarrato anche lui. Chissà se sono stati i baci del fratello portatore sano di microbi oppure i vari spostamenti in macchina caldo-freddo freddo-caldo. Però al momento niente febbre quindi teniamo le dita incrociate.

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Pensieri di un papà

Capodanno 2013-2014 passato in scioltezza, evvai

capodanno 2013 - 2014 fuochi d'artificio

Ora è tutto in discesa. Passato Natale, passato Capodanno, arrivare alla Befana è un soffio. E potremo finalmente scavallare queste feste. Finora è andato tutto bene. Come sempre sono io che mi faccio delle seghe mentali inutili prima del tempo. Il mio è un lamento preventivo. Perché a ben vedere non c’è niente di cui lamentarsi. Anzi, soprattutto adesso che c’è il gnappo e tutte le attenzioni di amici e parenti vengono catalizzate su di lui. E’ quasi divertente.

Il Natale lo abbiamo fatto dai miei. Con tutto il parentame vario. Solito pranzo e scarto dei regali sotto l’albero. Con nonni, zii e un bisnonno. Poi io e Anna prima di Capodanno abbiamo fatto una toccata e fuga in quel di Venezia a trovare una coppia di amici. L’ultima volta che ci eravamo visti gli avevamo detto che Anna era incinta. Adesso sono loro che aspettano il secondo. Praticamente ogni volta che ci si vede qualcuna è rimasta incinta. Bene così.

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Pensieri di un papà

Prima della “Pasqua con i tuoi”, un po’ di Village People

Ho imbarcato Anna e il gnappo per la casa dei nonni materni. Mio suocero (santo subito) è venuto a fare da “navetta”. Ci ricongiungeremo a Pasqua, a pranzo, con una formazione di tutto rispetto, come al pranzo di Natale, tranne il bisnonno che a 80 anni suonati è quello che si fa più viaggi di tutti gli altri messi insieme. Beato lui.

Così, come mi è già capitato in un paio di occasioni, mi sparo qualche giorno da single. Mi sento un po’ come Adolfo Celi in Amici Miei, quando scarica volentieri “tutto il blocco“. Ritorniamo alla libertà del letto disfatto, delle cene frugali, del sonno per 8 ore ininterrotto. Gli altri 2/3 della famiglia stanno bene, coccolati da tutto il parentado che giustamente reclama la sua parte di attenzioni da dare al pupo. Mi sembra giusto.

Ieri ho cercato di fare un po’ di scorta di affetto visto che quasi tutto il giorno sono rimasto a casa con il puffo dandogli addirittura due biberon di latte materno. Quasi quasi stava venendo la montata lattea anche a me. Stare tutto il giorno con un nano di 3 mesi è bello e stancanto. Per fortuna lui è bravo e ha dormito abbastanza, ma poi c’è anche da intrattenerlo e bisogna dedicargli tutte le attenzioni. Una faticaccia insomma, non invidio le mamme “a tempo pieno”.

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Pensieri di un papà

Gli amici e la marea di regali inutili

In questi giorni ci stanno arrivando una marea di regali. In particolare dagli amici dei miei. Ovviamente nessuno ti chiede che cosa può esserti utile, ma vanno a comprare la prima cagata che gli viene in mente e tu ovviamente “a caval donato” non guardi in bocca.

Quindi ci ritroviamo con la casa piena di roba (la maggior parte inutile) costituita da: carrillon (ben tre) che al solo sentire la loro musichetta mi viene il nervoso. Coperte e copertine di ogni tipo, non si sa mai che il pupo abbia freddo! (Da notare che in casa nostra, con il riscaldamento centralizzato, ci saranno di giorno sui 26 gradi, alla faccia del pm 10). Cuffie e cuffiette che ovviamente, uscendo poco di casa, non riusciremo mai a fargliele mettere tutte. Poi notoriamente le cuffie si cambiano come i pannolini, tutti i giorni. Vuoi non farlo uscire ogni giorno con una cuffia diversa? Non si sa mai che si sporchi!

Calze e calzine, inutili pure quelle. Avete mai visto un neonato con le calze? Forse neanche al polo nord! La tutina basta e avanza.

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Da 0 a 9 mesi

In attesa del parto: tra visite, cartoni e telefonate

Eccoci “fuori termine” in attesa che “Giacomino” (ormai i nostri amici lo chiamano tutti così) venga fuori. Evidentemente sta bene là dentro al caldo e non ha intenzione di venire fuori. Come dargli torto? Quindi con il termine ufficiale già scaduto il 4 gennaio e il parto indotto previsto entro il 15 gennaio, siamo in attesa.

Mia mamma e mia suocera ci chiamano una o più volte al giorno per sapere se ci sono novità. “Ma no minkia! Se ce ne fossero vi chiameremmo no?”. Ma faglielo capire… Battaglia persa.

Approfittiamo di questi momenti di calma per fare le ultime cose, per guardarci i cartoni che passano in tv alla sera (tipo La Bella e la Bestia, Ratatouille, Gli Aristogatti… oltre ad essere rincoglioniti stiamo cercando di farci una cultura sugli ultimi Disney Pixar che ci mancano e cerchiamo di entrare nel mood cartoni in anticipo in modo da arrivarci preparati quando ce ne sarà bisogno).

Intanto a casa mia è iniziato una sorta di pellegrinaggio degli amici che, presi dai sensi di colpa per non averci visto negli ultimi mesi di gravidanza, cercano di recuperare all’ultimo minuto. Risultato: processione di parenti e amici a casa che nei limiti del possibile cerchiamo di tenere a bada.