Il gnappo ha un nuovo tormentone: la cacca molle. Che non è un virus gastrointestinale, per fortuna. E’ semplicemente la sua coglionaggine da asilo, che lo porta a fare il coglionazzo quando tu gli stai parlando, magari anche di cose serie.
Si diverte così, il cabarettista. Tirando fuori la sua parola magica per far arrabbiare noi e divertire lui. La cacca molle. Che poi la c sembra quasi una p e da caccamolle potrebbe essere anche pappamolle. Perché lui conia anche i neologismi. Sta di fatto che questa cacca ce l’ha sempre in bocca, metaforicamente parlando, si intende.