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Pensieri di un papà

Tutti pazzi per il Royal Baby. “Push Kate, push!”

patate duchessaCi siamo. Dopo il royal termine farlocco sembra arrivato il momento: forse stanno arrivando le royal contrazioni. La valigia (forse un baule intero?) con pigiami e beauty case è pronto. Kate sta per sfornare. Dopo il royal concepimento (come lo faranno i principi, come tutti noi o c’è anche per quello un’etichetta?) tutto è pronto al St. Mary’s Hospital di Londra. Ci sono le royal ostetriche in fermento, così come il royal ginecologo. La regina Elisabetta si è già rotta le scatole: “E scodellatelo sto royal baby, che c’ho da andare in vacanza io!”. Va per le spicce la vecchietta. “Bisnonna io? Ma non ci pensate per niente a chiamarmi così!”, avrà detto alla bisnuora.

Se i royal book maker avevano scommesso sulla data del royal  parto per il 13 luglio, ora il lieto evento è atteso per il 23. “Usate le royal prostaglandine perché se ritarda ancora io me ne vado on holidays”, ha minacciato sua maestà Betta II. Ma niente, il royal baby si fa attendere. E ormai anche i royal media hanno perso la speranza. “Ma sarà davvero incinta la royal mamma o si sarà messa un cuscino sotto la pancia?”, si chiedono.

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Sesso, questo dimenticato

La castità dopo il parto, che fatica

C’è una cosa che un po’ adesso mi manca. Il sesso. All’inizio della gravidanza tutto era fantastico, non mi sembrava vero. Poi, pian piano, la pancia ha iniziato a crescere sempre di più. All’inizio era gestibile, in alcune posizioni non ci dava neanche fastidio. Poi negli ultimi mesi, un po’ per il pancione e un po’ per la gnappa che è diventata ipersensibile e “intoccabile”, la situazione è andata pian piano assumendo le forme del monachesimo cenobitico, nonostante il mio priapismo notturno.

Poi è arrivato il parto. La gnappa è stata tagliuzzata. Da allora non l’ho più vista. Sigh. Ho un po’ di paura a vederla con le “ferite di guerra”. Anna dice che per i primi 40 giorni non si può usare e che prima deve fare la visita dalla ginecologa. Io ogni giorno, ingrifato come un cinghiale in amore, le chiedo: “Quand’è che si può usare?”. Ma intanto devo portare pazienza.

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Io lei e l'altro

Fotostory, travaglio parto e nascita

Secondo giorno. Il pupo sembra abbastanza bravo. Ma non lo dico troppo forte, potrebbe presto smentirsi. Domani forse li dimettono e torneranno a casa. Questa potrebbe essere la mia ultima sera da single, come ai vecchi tempi. Pensavo di andare a ubriacarmi con gli amici, ma in giro non c’è nessuno. Quando servono gli amici non ci sono mai. Sarà perché anche loro hanno messo su famiglia? Può darsi.

Ecco un po’ di foto che documentano il nostro (o meglio il suo) travaglio, parto e nascita che ho scattato ovviamente a sua insaputa.

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Io lei e l'altro

Vita

Alla fine sono entrato in sala parto e ho visto quel muso spuntare dalle gambe della mamma e fare il suo ingresso nel mondo. Che viaggione. Una scena che non dimenticherò mai. Il suo musino tutto stropicciato (della serie, stavo meglio prima, cos’è tutto questo casino?), il suo colore violaceo che poi è diventato a poco a poco sempre più rosa carne, i suoi occhi che ti guardano negli occhi, le sue mani che stringono le tue dita.

E’ ufficiale, la paternità provoca dipendenza. Peggio dell’alcol, delle sigarette, della droga, del sesso. Ho lasciato lui e la mamma in ospedale e non vedo l’ora di rivederli. Pessimo inizio per un papà che voleva essere il più “lucido” e “cinico” possibile e si ritrova a piangere e a ridere nello stesso momento in sala parto, (e per questo è stato poi preso  per il culo dalla puericultrice “casinara”), non appena quella testolina da Alien, munita di capelli, è spuntata dal nulla.

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Da 0 a 9 mesi

In attesa del parto: tra visite, cartoni e telefonate

Eccoci “fuori termine” in attesa che “Giacomino” (ormai i nostri amici lo chiamano tutti così) venga fuori. Evidentemente sta bene là dentro al caldo e non ha intenzione di venire fuori. Come dargli torto? Quindi con il termine ufficiale già scaduto il 4 gennaio e il parto indotto previsto entro il 15 gennaio, siamo in attesa.

Mia mamma e mia suocera ci chiamano una o più volte al giorno per sapere se ci sono novità. “Ma no minkia! Se ce ne fossero vi chiameremmo no?”. Ma faglielo capire… Battaglia persa.

Approfittiamo di questi momenti di calma per fare le ultime cose, per guardarci i cartoni che passano in tv alla sera (tipo La Bella e la Bestia, Ratatouille, Gli Aristogatti… oltre ad essere rincoglioniti stiamo cercando di farci una cultura sugli ultimi Disney Pixar che ci mancano e cerchiamo di entrare nel mood cartoni in anticipo in modo da arrivarci preparati quando ce ne sarà bisogno).

Intanto a casa mia è iniziato una sorta di pellegrinaggio degli amici che, presi dai sensi di colpa per non averci visto negli ultimi mesi di gravidanza, cercano di recuperare all’ultimo minuto. Risultato: processione di parenti e amici a casa che nei limiti del possibile cerchiamo di tenere a bada.

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Tagliamoci le vene

Insonnia pre-parto? Macché, è solo routine

Oggi faccio fatica a tenere gli occhi aperti. Come ogni tanto spesso mi succede, ieri notte mi sono girato e mi rigirato nel letto senza trovare pace. Capita quasi sempre quando alla mattina ho la sveglia più presto del solito. Mi corico, cerco la posizione “da sonno”, e i pensieri iniziano a girarmi nella testa. Pensieri per il parto? Per la casa da ristrutturare? Macché pensieri così, inutili, canzoncine assurde (tipo quella della cena della Bella e la Bestia che ho visto ieri l’altri in tv).

E mi giro e mi rigiro. Mi metto a pancia in su e quasi mi addormento. Ma niente, non ce la faccio. A tratti mi viene pure la “sudarella”. Sì, proprio quella di Christian De Sica ipocondriaco in Vacanze di Natale ’83. Allora mi scopro. Poi ho freddo e mi ricopro.

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Pensieri di un papà

Il mio Capodanno, con un po’ di suspence…

Capodanno è tempo di bilanci… No per carità, basta menate sulla fine del 2011 di crisi, sulle speranze per il 2012 di ripresa. Ogni anno è fatto dai singoli giorni che viviamo. Ad ogni minuto ci succede qualcosa, di bello o di brutto, c’est la vie. Parafrasando Alfred Hitchcock penso che “la vita è un film le cui parti noiose non sono state tagliate”.

Arrivo al dunque: tutta questa tiritera è per parlare della mia notte di Capodanno che anche quest’anno passerò lontano da Anna. Lavorerò, perché mi piace, e per guadagnare un po’ di soldini che in una sola sera mi danno la possibilità di pagare quasi mezzo mese di affitto. Il che proprio schifo non fa.

Per essere onesto con me stesso devo dirla tutta: è diventata anche un’abitudine visto che è ormai da 8 anni che mi chiamano “alle armi” in un locale per il veglione e mi sembra un appuntamento fisso al quale non posso mancare.

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Cose di casa

Conto alla rovescia, l’attesa e le 1000 cose da fare

ecografia morfologica settimo mese visoIl conto alla rovescia è implacabile. Mancano meno di 15 giorni. Arghhhhh!!! Non pensavo che il momento del lancio sarebbe arrivato così presto. A dir la verità non pensavo neanche che sarebbe arrivato nel 2012. Ma ormai ci siamo. La pancia sta per esplodere. Ad Anna è venuta anche un po’ di sciatica, ma per fortuna riesce ancora a farsi delle grandi dormite. Cerchiamo di accumulare più sonno possibile in questi giorni per caricare le pile. Sappiamo che, quando saremo in 3, il sonno ci mancherà.

In questi pochi giorni che ci separano dal parto cerchiamo di fare alcune delle troppe cose che ci mancano e che poi sarà più difficile fare, soprattutto nei primi tempi: cene con gli amici più stretti, giro per vedere piastrelle, cessi e altri materiali per la casa che da febbraio dovremo ristrutturare, goderci i nostri momenti di intimità a due. Cene a casa da soli, coccole prima e dopo cena sul divano, momenti di silenzio.

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Sesso, questo dimenticato

Il massaggio perineale, poteva andare meglio

L’altra sera abbiamo provato una cosa che è un mix tra il terapeutico e l’hard. Il massaggio perineale (o perianale, boh, per me pari sono). Ehm, non è stato il massimo a dir la verità. A parte che avremmo dovuto iniziare prima, a quanto dicono gli “esperti“, e che forse a circa due settimane dal lancio forse è un po’ tardi. Comunque la prima prova non è andata un granché bene.

Anna ha provato da sola ma le faceva male. Con la panciona in mezzo non è il massimo della comodità. “Dai, provo io”, le ho detto. “Sono un esperto di patate” (o almeno mi piacerebbe esserlo). Diciamo che sono un profondo estimatore di gnappe. Questo sì.

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Pensieri di un papà

Travaglio e parto, la lista per la mamma dell’ospedale

Ecco la lista dell’ospedale dove vogliamo partorire (uso sempre il plurale maiestatis anche se io al massimo durante il travaglio e il parto posso tenerle la manina e incoraggiarla un po’ a spingere). Abbiamo comprato più o meno tutto (tutine, body, copertina ecc ecc.) e anche se non abbiamo ancora fatto la valigia siamo (quasi) pronti al lancio.

Ovviamente io di tutte le pratiche burocratiche, acquisti vari, corredini, esami ecc. non mi sono occupato minimamente. L’unica cosa che ho fatto in gravidanza è stato andare a ritirare degli esami del sangue. Per il resto il tutto è stato sulle spalle della mia dolce metà. D’altronde se sono nato uomo non è colpa mia! La mia funzione è solo di supporto (e cose pratiche tipo seggiolino per la macchina, montaggio del passeggino ecc.).

Dalla “lista per la mamma” che ci hanno dato in ospedale ci sono alcune cose curiose:

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Tagliamoci le vene

Le mie seghe mentali pre natalizie

Approfittando dell’8 dicembre ieri abbiamo messo il naso fuori casa per andare a vedere le nuove Gallerie d’Italia a Milano. Carine. Era da una vita che non andavamo in un museo. Idem per cinema, teatro e ristorante. Per non parlare poi degli aperitivi. Non che mi manchino troppo a dir la verità. E’ da quando ho 18 anni che mi sento vecchio dentro, quindi dare un po’ di tregua al mio fegato e soprattutto al mio portafoglio non mi dispiace poi così tanto. La volpe e l’uva? Può darsi.

Prima che nasca il pupo andremo comunque fuori a farci una cenetta a due, così, giusto per festeggiare e ricordare per l’ultima volta i bei vecchi tempi. Chissà poi quando ci ricapiterà.

Tornati dalla passeggiata ci siamo buttati sul letto stravolti (lei molto più di me per il peso che si deve portare in giro, adesso fa un po’ di fatica a cammianare a lungo) e ci siamo guardati negli occhi. Eravamo solo noi due, in silenzio. Ed è stato bellissimo. In questi giorni stiamo cercando di assaporare il più possibile ogni momento di pace e tranquillità tra noi. Sappiamo che quando arriverà il gnappo sarà tutto più incasinato e soprattutto rumoroso. Un terremoto nelle nostre vite, ma ancora non sappiamo di che magnitudo sarà.

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Sesso, questo dimenticato

Altre porno-posizioni durante il travaglio

Ecco la seconda pagina delle “posizioni per il travaglio e il parto” che ci hanno dato al corso preparto. La prima in alto a sinistra è un semplice massaggio al collo. Fin lì tutto dovrebbe andare liscio. La seconda già lascia l’immaginazione aperta a pensieri più maliziosi. La terza, “massaggio circolare sulla regione renale” a parte il “belvedere” rimane sempre un po’ comica. Se sulla carta può funzionare, dubito che al dunque possa essere praticabile.

Si passa poi al reparto fetish, con un classico massaggio ai piedi. (Ma perchè? Aveva su i tacchi? Ha camminato tanto avanti e indietro per la casa in preda alle contrazioni? Mistero). E si termina con i massaggi alla schiena. Ok la figura mi sembra già più realistica e confortante (a parte il fatto che quei due cuscinoni in casa io non ce li ho).

Ieri, dopo secoli, abbiamo ripreso a praticare il “dolce su e giù”.