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Provato per noi

Idee di papà: Giulive, le galosce come Peppa Pig

Giulive le galosce di Peppa PigOgni tanto i papà hanno delle idee valide. Ti tirano fuori l’invenzione giusta, quella che può contribuire a semplificare la vita di chi ha figli piccoli.

Tipo Enrico, che si è inventato il portale Cercapasseggini.it per aiutare i genitori nella scelta del passeggino, con schede, confronti e tutte le istruzioni di montaggio dei vari modelli nel caso fossero andate perse. Prima che arrivasse il gnappo anch’io mi ero cimentato nel montaggio del mezzo a quattro ruote. E’ stata un’impresa non da poco.

Oppure Loris, che insieme ad Alessandro e Andrea ha fondato Simplidea, un’azienda veneta specializzata nella realizzazione di soluzioni innovative per rendere più semplice la vita. Tra queste ci sono le Giulive, delle simpatiche galosce per bambini.

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Pensieri di un papà

Bonghi, giochi e bimbi a Parco Sempione

Una paio di domeniche fa siamo stati tutti e tre al Parco Sempione. No, non per prendere del fumo, ma soltanto per incontrare una mia amica dell’università, anche lei con figlio, quasi coetaneo del gnappo. Così ci siamo fatti un giro per il parco dove non andiamo quasi mai visto che sono più comodi i parchetti vicino casa.

Per chi non è di Milano, Parco Sempione, “verde marrone” (cit. Elio), è famoso per i bonghi, come canta nell’omonima canzone: “piantala con sti bonghi, non siamo mica in Africa!”. E i bonghi ci sono davvero. C’è uno spazio (una specie di tribuna in cemento – che ho scoperto essere un’opera artistica, ah – dove si mettono giovani di ogni etnia ed età a smanacciare più o meno a ritmo, ma che fa tanto alternativo.

La mia è tutta invidia. In mezzo a loro c’era un tipo alto con la bandana rossa in testa e con un fisico scultoreo che mostrava al pubblico, senza maglietta anche se è ottobre. Ma lui c’ha il fisico e può. A me, se solo mi fossi tolto la giacca, sarebbe venuta la broncopolmonite la sera stessa. Chissà lui quanto tromba solo perché suona i bonghi… Dovevo imparare anch’io quando era ora.

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Io lei e l'altro

Anche Mosé odiava i passeggini

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Pensieri di un papà

Un giorno dai nonni e la consapevolezza di essere fortunati

Un giorno e mezzo passato dai nonni. In occasione del compleanno di mia mamma li siamo andati a trovare con il bebé al seguito e ci siamo fermati a dormire una notte. La famiglia era al completo, c’era anche mia sorella che ora vive a Berlino. Così, in mancanza di un letto libero, abbiamo messo una brandina Ikea in camera mia e abbiamo dormito decisamente accampati, ma felici.

Sabato è iniziato il pellegrinaggio per esibire il pupo davanti agli occhi di amici e parenti. Peccato che i miei zii avessero la febbre e non lo abbiano potuto vedere. Sarà per la prossima volta (Pasqua? Natale? Chissà). Abbiamo anche fatto la classica passeggiata sul vialealberatosenzamacchine con un’amica che ha un bimbo di 7 mesi. Anche lei un maschio.

Complice il sole quasi primaverile (anche se c’era tanto vento) durante la promenade tardo mattutina c’era un tripudio di carrozzine, passeggini, genitori e nonni in passeggiata. A un certo punto mi sono trovato appaiato in mezzo ad altri due passeggini e mi veniva quasi voglia di fare la gara tipo “Fantozzi va in pensione”.

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Tagliamoci le vene

Un sabato da papà, tra parquet e passeggini

Jane sincro vision telecamera bambinoIl sabato, quando non lavoro, amo dormire, leggere, magari fare un aperitivo o una cena fuori. Odio invece fare ogni tipo di shopping, in particolare andare nei centri commerciali (dove ancora per fortuna non ho mai messo piede) all’Ikea o simili. Sabato scorso invece mi è toccato fare il classico tour casa-famiglia per cercare i materiali della casa che stiamo comprando (e che poi da gennaio, dopo la nascita del pupo dovremo ristrutturare) e un altro giro per avere un’infarinatura su passeggini, trio, fasciatoi ecc. di cui non avevo la minima idea.