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Cose di casa

Una settimana di fuoco: c’è il TRASLOCO (ho fatto pure rima)

Iniziamo con il tour de force che ci porterà nella nuova casa. Ho chiesto qualche giorno di ferie (che prenderò anche dal blog) per inscatolare il nostro attuale appartamento, risolvere le ultime questioni, e cambiare finalmente residenza. Ovviamente dopo le doverose pulizie, viste le schifezze lasciate dal cantiere.

I lavori, dopo quattro mesi invece di tre, sono finalmente finiti. La casa è venuta carina anche se dovrò andare a litigare coi ristrutturatori che hanno fatto una schifezza con i muri del bagnetto piccolo. Praticamente sono venuti dei piccoli grumi di colore. Vabbè, cercherò di contrattare il più possibile sull’ultima rata del saldo di fine lavori.

Ce la possiamo fare (forse). Speriamo che il gnappo stia bravo. In questi due ultimi giorni è stato molto irrequieto, piangeva spesso, apparentemente senza motivo. Forse sente la nostra agitazione. Lunedì prossimo se tutto avremo ultimato il trasloco. Incrociamo le dita. Teniamo duro.

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Incomprensioni tra uomo e donna: “Ecco, non mi ascolti mai!”

E’ più forte di me. Quando qualcuno mi parla amo disconnettere il cervello se della conversazione non me ne frega niente o non ci capisco nulla. Quando però questo qualcuno è la mia dolce metà, diventa un problema.

Stamattina dopo 6 ore di sonno (che per i miei standard sono poche) mi sono svegliato per andare, insieme ad Anna e Giacomo, a ordinare le piastrelle e le porte di casa. Ovviamente era l’ennesimo giro dopo innumerevoli preventivi. Per fortuna G. è stato bravissimo e non ci ha dato problemi nei giri per fornitori che erano rispettivamente dalla parte opposta di Milano.

Il problema è stato per le porte, quando sono andato da solo a fare l’ordine. Ho lasciato loro due in macchina per la poppata visto che ormai era ora. [Praticamente invece che un McDrive era un TettaDrive, o un Tetta in, visto che essendo l’auto parcheggiata la situazione era più simile a un Drive in]. Comunque, dopo varie delucidazioni di Anna, che, come prima come Marge Simpson mi ha chiesto di riconnettere il cervello e ascoltarla, ho compiuto la mia missione.

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Il mio nuovo vocabolario-casa. E il Salterello non c’è più

Ci sono momenti della vita in cui il tuo vocabolario si arricchisce in maniera impensabile. Ci sono parole di cui non avevi mai sentito né immaginato l’esistenza che, quando meno te l’aspetti, entrano prepotentemente a far parte del tuo lessico e ti permettono di inserirti in nuove conversazioni che prima, a causa della tua ignoranza in materia, ti erano precluse.

A me è successo dopo essere rimasti incinti, entrando nel magico mondo del corso preparto. Allora avevo imparato tutte queste parole. Ora siamo alle prese con la ristrutturazione di casa e tra una poppata e l’altra ci stiamo muovendo per piastrelle, cessi, porte, e materiali vari.

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Fotostory, è partita la ristrutturazione della nuova casa

Ecco un po’ di foto della casa che stiamo ristrutturando. Il cantiere è aperto e speriamo che finisca entro giugno.

La ricerca è stata una vera e propria odissea. Abbiamo iniziato a febbraio del 2011, in tempi non sospetti, quando il gnappo ancora non c’era. L’obiettivo era di trovarla entro 12 mesi anche per evitare di sputtanare troppi soldi in affitto che in due anni ci è costato più o meno sui 20mila euro. No comment.

All’inizio presi dall’entusiasmo, vedevamo anche 6 o 7 case al giorno. A volte un appuntamento ogni mezz’ora. Attraversando Milano in scooter come dei pazzi. L’entusiasmo si è spento quasi subito. Catapecchie assurde vendute a prezzi stratosferici, agenti immobiliari che avrebbero venduto anche la loro madre pur di darti la casa (per carità alcuni sono stati anche bravi, ma sono una minoranza). Case che su internet sembravano fighissime e che poi si rivelavano subito una delusione.

Intanto il tempo passava e di case guiste per le nostre esigenze e il nostro budget neanche l’ombra. Io e Anna con due visioni diverse e inconciliabili: io la volevo più grande e semi-“definitiva”, anche in caso di famiglia allargata. Lei preferiva che fosse in una bella zona invece, con bar e negozi vicini, semicentrale e residenziale.