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Io lei e l'altro

La mano finta, la nostra ultima spiaggia

mano fintaHo visto che in commercio ci sono le mani finte. Non solo quelle che vendono per gli scherzi di carnevale o Halloween. Le usano anche le estetiste, per fare pratica per la ricostruzione unghie. Io pensavo di regalarne una al gnappo. Sembra un po’ macabro, ma sarebbe un utile stratagemma per farlo addormentare nel suo lettino e riaddormentare durante uno dei suoi soliti risvegli durante la notte.

Sì perché quello lì ha preso l’abitudine, per tranquillizzarsi, di accarezzarci la mano (noi coglioni che per primi lo abbiamo abituato, sia chiaro). Adesso quando si sveglia di notte (l’ultima volta erano le 5.48 poche ore fa) chiama la mamma, una delle uniche parole che sa dire a due anni suonati, oltre a papà, nonno e nonna. La chiama a mo’ di lamento, se non addirittura piangendo, fino a che qualcuno non va da lui.

Quel qualcuno il 90% delle volte sono io. E per farlo riaddormentare ho diverse tecniche:

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La sveglia del week end

week endCinque giorni più due. Così è fatta la settimana. Nei cinque giorni di solito si va al lavoro, chi studia va a scuola, i nani vanno all’asilo. Nel week end il mondo si riposa. In teoria. Anche la settimana del gnappo è già scandita così. Da quando lo abbiamo mandato al nido. E credo che la sua settimana sarà scandita così a lungo, da adesso fino alla pensione  a quando potrà lavorare. Questa settimana finalmente andrà in vacanza al mare con Anna e i nonni. Questa quindi è la sua ultima settimana di asilo. Poi se ne riparla a settembre. Si fa un mese e mezzo di ferie, anche poco per la sua età. Ma c’est la vie.

Una delle sue maestre ci ha cazziati perché lo mandiamo a letto troppo tardi. Un mesetto fa Anna era andata a cena con le mamme dei bimbi dell’asilo e le maestre. Cena tra donne. Parlando del più e del meno salta fuori il discorso sonno. “A che ora lo mandate a letto?”, ci chiede Giada, la maestra del gnappo. “Mah, di solito verso le 10 – 10.30”, risponde Anna. “Ma siete matti? I bambini alle 9 devono essere a letto!”. Ops.

Anna mi riferisce la cazziata. Ne parliamo. Il fatto è che noi non ceniamo con le galline. Il gnappo mangia verso le 7 – 7 e mezza. Poi ceniamo noi. Poi due chiacchiere, un po’ di giochi (io spesso torno a casa alle 9 di sera e me lo vorrei spupazzare almeno una mezz’oretta…), pannolino, pigiama, due coccole sul lettone e tocca il materasso del suo lettino più o meno verso le 10. Poi il tempo per addormentarsi (che va dai 5 ai 25 minuti) e il nanetto è sistemato. Al mattino la sveglia è alle 8. E alle 9, dopo una veloce corsa sul passeggino, è all’asilo. Ma per svegliarlo ci vogliono le cannonate.