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Io lei e l'altro

La sveglia anticipata e un pomeriggio da soli in casa

Forse ci è andata bene. Nuove conferme che il gnappo non sembra essere un rompicoglioni. Avrà preso sicuramente dalla mamma. A differenza di altri bambini che abbiamo visto in giro infatti non piange disperato per ore senza motivo. Ok, piange anche lui. E a volte è difficile capire il motivo. Di solito sono due: o perché ha fame o perché è stanco e non riesce a prendere sonno. Sembra strano, ma quando vorrebbe dormire a volte non ce la fa subito e si inkazza. Forse ha preso da me che con l’insonnia ci andavo a nozze. (Uso il verbo al passato perché, da quando è nato, appena tocco il letto mi addormento come un sasso).

Ma anche di notte (per ora) non ci fa disperare. Ieri, per aver calibrato male noi le poppate, si è svegliato al mattino prima del previsto. Praticamente alle 5 e mezza era già con gli occhi spalancati. Di solito a quell’ora fa la sua poppata dell’alba e poi si mette buono fino alle 8. Ieri no. Ma è colpa nostra che gli abbiamo dato da mangiare troppo tardi la sera e non lo abbiamo svegliato per l’ultima poppata del giorno, prima che si sparasse la ronfata notturna.

Così, all’alba, quando Anna lo ha rimesso nella culla dopo la “colazione”, le ha sganciato un sorrisone espressivo del tipo: “Bene, e oggi cosa facciamo?!”. Così lo ha fatto “giocare” un po’ (cioè lo ha messo sul suo cuscino nel lettone con la schiena un po’ sollevata tenendogli le mani) e poi lo ha rimesso giù.