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Pensieri di un papà

Il costume in mezzo alle chiappe

federica nargi bikini

Siamo in vacanza. Stessa spiaggia, stesso mare (per quest’anno non cambiare). Quest’anno, se mi guardo attorno, vedo molti più costumi infrachiappali. Quei mini-slip per donne che sono a metà tra un tanga e un normale pezzo sotto del bikini e fanno vedere tutto il sedere.

L’uso di questi costumi dovrebbe essere regolamentato. Ecco a cosa ho pensato in questi torridi giorni di fine luglio a riguardo…

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Pensieri di un papà

Vacanze 2014, see you later

Foto da Flickr
Foto da Flickr

Ci siamo. Anche quest’anno è arrivato il momento di raggiungere Anna e il gnappo per le classiche due settimane di vacanza. Prima che Momo nascesse le ferie le spezzettavamo molto di più: una settimana in primavera, 10 giorni a fine agosto, un po’ a settembre… Adesso invece dobbiamo far quadrare il cerchio con le vacanze dell’asilo e quelle dei nonni. E quindi sono ormai un paio d’anni che ci spariamo una settimana di mare e una di montagna.

Dopo aver passato una settimana da solo sinceramente ho voglia di rivederli. Ho voglia di saccagnare il gnappo e di stritolarlo un po’. Anche se le ronfate che ho fatto in questi giorni saranno solo un ricordo. Ma pazienza. Lo scoglio più duro è quello del mare. Io al mare mi rompo. Insofferenza allo stato puro.

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Pensieri di un papà

Il divorzio di Raoul Bova e le tentazioni appese a un filo

Raul Bova Rocio Munoz MoralesAvevo visto il film Immaturi al cinema. E mi era piaciuto. Un film leggero e divertente, senza troppe pretese, ma che descrive in modo abbastanza realistico alcune paturnie della generazione di 30-40enni. Avevo anche scritto un post sul film, pensando anche a un amico che doveva andare a convivere con la sua fidanzata storica e aveva mille paure.

Adesso leggo della separazione di Raoul Bova dalla moglie. Lui, uno degli attori più belli e piacioni del panorama cinematografico italiano. Lei, Chiara Giordano, che nella vita non so cosa faccia, ma tutti sanno che è la figlia di Anna Maria Bernardini de Pace, ovvero l’avvocato divorzista più quotato sulla piazza. Insomma, oltre al dramma che un divorzio comporta, te la devi vedere pure con una suocera capace di toglierti anche le mutande. Follia pura insomma.

Leggo poi su Yahoo Answers un interessante dibattito sul quando l’attore e la ex moglie si erano messi insieme: “Raoul Bova ha forse deciso che esiste una bellezza più importante… e duratura di un semplice bell’involucro… “. “Ragazze, c’è speranza per tutte!! E per fortuna che esistono ancora gli uomini come Raoul Bova che scelgono le donne non perché sono solo belle, ma perché hanno tanti altri pregi…”. E ancora: “Vorrà dire che c’è ancora qualcuno che guarda alle cose importanti nella vita e non solo ai soldi, ai vestiti e a come uno appare…”. CVD.

Perché Raoul e Chiara si sono lasciati? I veri motivi li sapranno loro, ma, guarda caso, mi trovo a leggere che lui si è fidanzato con una sua collega attrice (toh!), tale Rocio Munoz Morales, 25 anni, modella. Una gnocca giovane e bella, con un accento spagnolo irresistibile, tra le altre cose. Ora, lui dice che lei non c’entra niente e che non è la causa della loro separazione. Certo, e io c’ho scritto Jo Condor in fronte.

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Pensieri di un papà

Pronti, partenza… via!

vecchio-faro-lignano-sabbiadoroCi siamo. Dovrebbe essere tutto pronto. Quando sono uscito di casa ho avuto come sempre quella sensazione di aver dimenticato qualcosa, ma dovrebbe esserci tutto. Zaino fatto, trolley con roba pesante per la montagna c’è, libri, pappe del gnappo, bavaglini, pannolini. E quello che non c’è lo compreremo al mare. I dieci giorni di libertà sono finiti, stasera recupero Anna e il nano a casa dei nonni. Domani si parte, alla faccia del bollino nero e del caldo africano. Ci aspetta una settimana di vacanza da soli e una con i miei. Speriamo solo in montagna non piova.

Ho voglia di vedere sia il gnappo che la mia dolce metà. Il primo perché sarà cresciuto in maniera spropositata. Sarà un altro bambino, già lo so. Me l’ha anticipato Anna al telefono: “Sembra che l’abbiamo gonfiato con la pompa”. Tutto merito dell’hotel di Gabicce Mare e della gente intorno. Sì perché quello là mangia quando è al centro dell’attenzione e quando ci sono i camerieri che lo servono. Chiamalo scemo. Antipasto, primo e secondo. Non si è fatto mancare nulla. Mangiava tutto quello che c’era nel menu. E di gusto anche. Poi, quando sono tornati a casa l’altro giorno, è tornato alle vecchie abitudini. Ossia a fare lo schizzinoso come pochi. Tornare alle pastine e agli omogeneizzati dopo tutto quel ben di Dio non gli è proprio piaciuto. E come dargli torto. Adesso ci sarà da ridere, gli daremo quello che mangiamo noi, anche se il pediatra l’ultima volta ce l’aveva sconsigliato. Ma sì, proviamo anche questa.

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Io lei e l'altro

In vacanza a Portobello

PORTOBELLOCome l’anno scorso, anche quest’anno si ripropone la domanda da un milione di dollari: “Che cacchio facciamo quest’estate?”. E’ tempo di progettare le vacanze. Anzi, forse è già tardi. Ma noi siamo così. Quando non c’era il gnappo compravamo solo i voli in anticipo. Per decidere dove dormire e cosa vedere decidevamo tutto all’ultimo. Adesso con il nanetto camminante non si può più. O almeno, cerchiamo di darci un minimo di programmazione in più ecco. Ma giusto un minimo visto che poi, comunque, decidiamo sempre tutto all’ultimo. Ma almeno dove e quando andare bisogna deciderlo. Tanto per avere un’idea, guardare un po’ i posti e magari chiedere le ferie senza scannarsi con i colleghi.

Lunedì i miei suoceri sono tornati da un week end a Tortoreto Lido, provincia di Teramo, Abruzzo. E’ il posto dove andavano con Anna quando era bambina. E’ la nonna che c’ha sti’ momenti revival e quindi, avendoci portato sua figlia, ora ci deve riportare suo nipote e vedere cos’è cambiato in 25 anni. L’anno scorso infatti erano andati a Cervia, altro posto revival. Sono quindi tornati dalla gita con un po’ di indirizzi di alberghi e di uno in particolare, che li farebbe stare in una mini dependance minimal per 60 euro a testa, pensione completa, lettino incluso per 10 giorni dal 22 luglio in poi. Sembra che vogliano prenotare lì.

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Io lei e l'altro

A sei mesi il primo bagno al mare

Sfacchinata al mare andata. Dopo la corsa per prendere al volo il treno alle 6.52, il ritardo di 35 minuti e l’arrivo a Cervia, il mio umore all’entrata in spiaggia è del tipo: “Vabé, facciamo pure sta rottura de cojoni”. Mi cambio come Superman in una cabina per mettermi il costume pronto per la mia missione quotidiana: il primo bagno del gnappo al mare. Pannolino blu con Nemo impermeabile e fisico da piccolo Buddha, prendo in braccio il gnappo, che ancora non sa ancora cosa lo aspetta, e mi dirigo verso la battigia.

Per arrivare con l’acqua un po’ profonda bisogna camminare più o meno fino alla Croazia. Pian piano le ondine si avvicinano ai piedini bianchicci e cicciosi. G. guarda serio tutta quella massa d’acqua color verde scuro che non aveva mai visto prima. Poi, quando la profondità finalmente lo consente, appena il gnappo tocca l’acqua e sente che è più fredda di quella a cui è abituato nella vaschetta, scatta il pianto. Un pianto infastidito, che smette non appena lo tiro su.

Ci riprovo, stavolta lui si attacca a me come una cozza allo scoglio. Anche Anna prova a farlo ridere. Ma niente, lui è serissimo e guarda in basso. Poi, pian piano, bagnandolo prima sulle braccia e sulle gambe, ci immergiamo insieme. Si vede che il mare non lo entusiasma troppo (ha preso ad me si vede), ma sembra sopportare. A un certo punto anche puccia anche le mani, che prima teneva in alto, più o meno ad altezza spalle. Lo sguardo non è dei più felici, ma almeno non piange. Sopporta.