Categorie
Pensieri di un papà

Inps e maternità, la nostra odissea tra procedure assurde

Avere a che fare con l’Inps è una vera odissea. E’ praticamente un incubo o, con un po’ di ironia, un film dell’assurdo.

La vicenda è questa: la posizione di Anna  è un po’ particolare perché non essendo dipendente, né lavoratrice autonoma a partita Iva, ma assegnista di ricerca (che tra l’altro le è scaduta a da 4 mesi), è a metà tra una disoccupata e una parasubordinata. Comunque non ha importanza chi o cosa lei sia, ma la disorganizzazione degli uffici preposti (uso apposta anch’io un po’ di burocratese visto l’argomento).

Va in un Caf a Milano. Strapieno. Manda i suoi genitori alla sede Inps di Milano per avere informazioni. Ma serve un appuntamento che va prenotato o in loco o telefonicamente. Loro provano a prenderlo in loco (ovviamente, visto che erano già lì), ma il sistema di prenotazione è ko. Ok, (che sfiga) si fanno dare il numero, poi Anna lo chiamerà.