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Pensieri di un papà

Matrimoni, dimmi che regalo fai e ti dirò chi sei

Sabato siamo stati al matrimonio di un mio ex compagno di classe. E’ il primo che si è sposato dopo di noi e che ci ha invitato a sua volta. Al nostro tavolo ci conoscevamo più o meno tutti ed è sembrato di stare a una serata tra amici.

Per fortuna non è successo come in certi matrimoni dove ti trovi al tavolo con degli sconosciuti e ti devi arrampicare in discorsi assurdi per intrattenere i commensali parlando del più e del meno (del tempo, di calcio, di come hai conosciuto gli sposi…). Già mi ero preparato psicologicamente a fare discorsi in inglese (visto che il matrimonio era international) o peggio ancora a sfoggiare le mie tre parole di tedesco per far ridere tutti (so dire solo Volkswagen, Kartoffeln, Guten morgen, Eins Zwei Polizei, Ein Bier bitte e poco altro). Questa volta invece ci è andata bene.

Anche per il regalo ce la siamo cavata con il minimo indispensabile (100 euro a testa) e non fare brutta figura, con una colletta per la lista-viaggio degli sposi insieme ai miei ex compagni di classe. Tra poco invece andremo ad altre nozze, dove Anna sarà la testimone della sposa (la sua migliore amica) e lì non ci è andata così bene (almeno per il mio portafoglio).