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Io lei e l'altro

Il teatro della tosse

tosseNon gli passa più. La tosse intendo. Ce l’ha ormai da 15 giorni e questa maledetta non se ne vuole andare via. Di solito arriva a raffiche. Che durano anche mezz’ora. Povero gnappo, mi fanno male i polmoni e la cassa toracica per lui. I picchi sono alla mattina, dopo il pisolo e di notte. Forse per il cambio di posizione da sdraiato a in piedi. Boh. Sta di fatto che tossisce peggio di un fumatore incallito.

Maledetto inverno. E’ iniziato tutto con un raffreddorino. Poi il muco sarà sceso verso i bronchi e adesso è lì, che balla tra naso e gola. E lo tormenta. Il brutto è che non è neanche una tosse katarrosa. E’ secca, la stronza. E ogni rimedio per ora non ha avuto granché effetto. Aerosol, sciroppi vari omeopatici, rimedi della nonna tipo latte e miele, camomilla e miele. Macché.

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Io lei e l'altro

Dopo il matrimonio una notte movimentata

snoopy_sonnoSono monotematico lo so, ma ho sonno. Tanto sonno. E condividere il mio sonno mi fa stare meglio. Il week end è stato intenso. Domenica c’è stato il matrimonio di un’amica di Anna sulle colline pavesi. Molliamo il gnappo ai nonni, andando da loro la notte prima, e lui, per ripicca, si fa venire la febbre. Tosse a manetta. Così, due zombie tutti agghindati a festa si aggiravano tra gli altri invitati alle nozze. Arriviamo a casa tardi, dopo mezzanotte, nonostante il matrimonio fosse a mezzogiorno. Una bella tirata. Al gnappo però per fortuna, grazia a supposte e sciroppo, la febbre sembra essere passata.

Torniamo a prenderlo e lui, che è stato bravo tutto il giorno con i miei, ci fa dei gran sorrisoni e sprizza gioia da tutti i pori. E’ bellissimo tornare a riprenderlo e vederlo così contento. Al ritorno si è addormentato in macchina, per risparmiare tempo e fatica gli avevamo già messo il pigiama, così quando siamo entrati in casa lo abbiamo piazzato subito nel lettino. Già mi pregustavo quelle sette ore di sonno tanto atteso, quando arriva il primo risveglio, giusto giusto quando ero lì lì per addormentarmi. Un classico.

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Ho voglia di estate

girasoliHo voglia di estate. Ma proprio tanta. Ho voglia di mettermi i mocassini leggeri, le polo a maniche corte, di sudare sotto il sole. Ho anche voglia dell’asfalto bollente dei marciapiedi di Milano che si disfa sotto le scarpe o i cavalletti degli scooter. Invece siamo ancora in pieno inverno e arriverà pure la neve, dicono. Per la terza volta, così, giusto per incasinare un po’ gli spostamenti.

Ho voglia di estate anche perché il gnappo si ammala meno col caldo. Infatti, dopo il week end dai nonni, gli è tornata la febbre. Ci sta, per carità. Non posso lamentarmi dei suoi anticorpi finora visto che sembra abbastanza resistente. Ci siamo ammalati in un anno più lui di noi per la cronaca. Ma per me  che non ho pazienza è uno strazio. Quando sta male è insofferente e lagnoso e riesce a giocare solo quando la tachipirina fa il suo effetto. Amore. Ma il peggio è la notte. Quando la febbre gli si alza e il muco che di giorno scende a cascata dal nasino gli va in gola e lo fa tossire come una vecchia carretta.

Così è da due notti che lo facciamo dormire con noi nel lettone. Dormire… sì, insomma, forse è più corretto dire “vari tentativi” per farlo dormire. La tosse non lo molla, si arrabbia e piange. E anche stanotte non si è chiuso occhio. Ho provato con lo sciroppo di lumaca, ma con la tosse non funziona tanto. Allora ho provato con il vecchio rimedio della nonna, latte caldo e miele. Ci ha messo un bel po’ per calmarsi. Più o meno verso le 5.15. La mia sveglia era alle 7.