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Io lei e l'altro

Un pomeriggio all’insegna dell’ottimizzazione

bagno papà bimbi ikeaLa parola d’ordine da un po’ di tempo a questa parte è “ottimizzazione”. Cerco di ottimizzare il più possibile. “Io e Annie”  ci siamo trovati a casa alle 4 e dovevamo andare a prendere il gnappo all’asilo. Verso sera le avevo promesso che avremmo fatto un salto all’Ikea per comprare un tappeto da mettere in soggiorno. Da qualche giorno incombeva anche un giro in qualche outlet per comprare la roba invernale del nano.

Ho il guizzo: “Facciamo così, vai tu a prenderlo al nido, io finisco due cose, poi vengo in macchina a recuperarvi. E’ presto e quindi possiamo andare anche all’outlet, poi all’Ikea e cenare là”. Ottimizzazione, ovvero guadagnare sui tempi e sugli spostamenti.  E possibilmente anche un po’ di dindi. Ecco la mia nuova way of life.

Così li raggiungo davanti all’asilo. Parcheggio la macchina davanti a un passo carrabile. Il portinaio mi cazzia subito: “Faccia il favore, me la sposti”. “Guardi che non devo scendere, rimango su”, provo a spiegargli. “Ah, scusi, pensavo dovesse andare a prendere suo figlio!”, mi dice. “No, c’è già mia moglie, non si preoccupi”. Mi cazzia sempre quel portinaio lì, per qualsiasi cosa. Anche per il passeggino sulla moquette per arrivare alla porta dell’asilo.

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Pensieri di un papà

Bonghi, giochi e bimbi a Parco Sempione

Una paio di domeniche fa siamo stati tutti e tre al Parco Sempione. No, non per prendere del fumo, ma soltanto per incontrare una mia amica dell’università, anche lei con figlio, quasi coetaneo del gnappo. Così ci siamo fatti un giro per il parco dove non andiamo quasi mai visto che sono più comodi i parchetti vicino casa.

Per chi non è di Milano, Parco Sempione, “verde marrone” (cit. Elio), è famoso per i bonghi, come canta nell’omonima canzone: “piantala con sti bonghi, non siamo mica in Africa!”. E i bonghi ci sono davvero. C’è uno spazio (una specie di tribuna in cemento – che ho scoperto essere un’opera artistica, ah – dove si mettono giovani di ogni etnia ed età a smanacciare più o meno a ritmo, ma che fa tanto alternativo.

La mia è tutta invidia. In mezzo a loro c’era un tipo alto con la bandana rossa in testa e con un fisico scultoreo che mostrava al pubblico, senza maglietta anche se è ottobre. Ma lui c’ha il fisico e può. A me, se solo mi fossi tolto la giacca, sarebbe venuta la broncopolmonite la sera stessa. Chissà lui quanto tromba solo perché suona i bonghi… Dovevo imparare anch’io quando era ora.