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Noi quattro

Post vacanze 2016

Monaco e PanachéToc toc… C’è nessuno? Boh, io provo a rientrare eh… Con passo felpato, ma felice di tornare a casa dopo averla lasciata per tanto tempo. Provando magari a chiamare e invitare qualcuno, vedere chi c’è e chi non c’è. Chi è tornato in città, chi magari non se n’è mai andato. Vedere chi invece è ancora in vacanza, beato lui…

Era dai tempi del viaggio di nozze che non facevo tre settimane di ferie. Tornare al computer rischiando di dimenticare le password (che se non ci fosse Google Chrome a ricordarmele avrei passato mezza giornata solo a fare il recupero).

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Pensieri di un papà

Senza figli per un mese

The Second maninaIn queste lunghe vacanze estive sono rimasto da solo per tanto tempo. E’ da metà luglio che, a parte le due settimane di vacanza insieme, sono a casa senza Anna e i gnappi. Quindi, più o meno, ho fatto quasi un mese da solo, senza vederli.

Da un lato mi godo la libertà. Niente scleri, la casa sembra quasi in ordine, posso entrare e uscire all’ora che voglio, lasciare alzata la tavoletta del water, giocare a Perfect Shift sul telefono, guardare film o programmi assurdi (ho scoperto su Deejay Tv reality incredibili tipo “L’isola di Adamo ed Eva” e il temibilissimo “Chi diavolo ho sposato“, del quale credo prima o poi diventerò protagonista se mai faranno l’edizione italiana).

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Noi quattro

Post vacanze 2015

gnappo e the second sullettoneE anche quest’anno la pratica vacanze l’abbiamo archiviata. E scatta il coretto: “Alleluja allelu-allelujaaa, alleluja, alleluuuu-jaaaa. Alleluja, allelu-allelujaaa, alleluja, alleluuuuu-jaaaaa“.

Come sempre le vacanze sono una bella prova del nove per un papà che, come me, è abituato ad appaltare i figli all’80% (facciamo 90?) alla mamma. Restare h24, 7 su 7 con loro è sempre una bella prova. Divertente anche, ma comunque una prova. E anche quest’anno, non si sa come, l’abbiamo sfangata…

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Viaggi

Perché non viaggio con i bambini

sperm bankQuando eravamo fidanzati le nostre vacanze erano in viaggio, la maggior parte fuori dall’Italia: Turchia, Parigi, Stati Uniti, Barbados, Repubblica Ceca, Scozia, diverse volte a Londra. Non abbiamo girato il mondo, ma ci piaceva visitare nuovi Paesi. Eravamo senza figli e quindi in tutte le nostre vacanze andavamo alla scoperta dei posti che più ci interessava vedere.

Poi è arrivato il gnappo (e poi The Second) e da allora ci siamo fermati. L’ultima vacanza “on the road” l’abbiamo fatta tra Toscana, Umbria e Lazio, quando lei era incinta. Potevamo anche andare più lontano, ma preferivo rimanere “in zona”, senza fare su e giù dagli aerei. Volevo essere più tranquillo.

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Provato per noi

Piccoli piloti crescono

pista macchinine piccoliUna cosa che da piccolo mi piaceva fare in vacanza era andare sulla pista delle macchinine. Quelle a batteria che più o meno ci sono in ogni località di mare per bambini, una specie di scuola-guida per l’autoscontro. Quello che poi si farà da adolescenti al Luna Park andando addosso alle ragazze per rimorchiarle.

La pista delle macchinine era la mia passione e così ho cercato di iniziare anche il gnappo alle corse di Formula 1. Ci avevo provato già in primavera a Parco Sempione, ma senza successo. Più glielo chiedevo e più lui diceva di no. Come sempre, ognuno ha i suoi tempi. Lui in particolare.

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Noi quattro

Vacanze al mare 2015, la nostra coda al casello

gnappo e the secondPratica “vacanze al mare 2015” archiviata. Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta. Io, come sempre, brugnoso e incazzoso i primi giorni, ma poi torno quasi normale. Tra il gnappo e The Second mi ci metto anch’io a fare i capricci.

Primo perché a me il mare non fa impazzire: troppa sabbia sui piedi e nel letto, troppi sbattimenti per sciacquarsi prima di risalire, troppo caldo, troppa acqua salata, la crema solare che ti si appiccica ovunque e con la sabbia fa effetto scrub… Insomma, diciamo che una settimana al mare mi va più che bene.

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Pensieri di un papà

L’ultimo giorno dell’asilo nido

gavettoni scuolaQuando finisce un ciclo di scuola, un po’ viene da pensare. E’ sempre un momento di passaggio. Lo si attraversa cinque volte nella vita: a tre, a sei, a undici, a quattordici e a diciannove anni. Se fila tutto liscio ovviamente.

Da oggi il gnappo è in vacanza. Ieri è stato il suo ultimo giorno di asilo nido. Cioè, voglio dire, il suo ultimo giorno all’asilo nido.

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Io lei e l'altro

Romagna family friendly, le nostre vacanze 2014

gioco spiaggia papà figlioAlla fine l’abbiamo sfangata anche quest’anno. A parte la mammite del gnappo in crescita, tre mezze giornate di pioggia, e una pancia (la mia, non quella di Anna) che sembra quella di Bud Spencer, le nostre vacanze 2014 sono andate bene.

Io parto sempre un po’ prevenuto, rogno un po’ all’inizio, ma poi alla fine mi diverto. Anche se comunque il ritorno alla routine non mi pesa più di tanto. In fondo vivo in vacanza da una vita, come cantava Irene Grandi.

Quest’anno la destinazione balneare è ricaduta su Gabicce Mare. Hotel un po’ sgrauso ma dove si mangia bene. Pensione completa, lettini e ombrellone inclusi. Spiaggia a due passi. Clima fresco, mare dell’Adriatico (non come quello delle Maldive, ma ce lo facciamo bastare), un sacco di giochi e attività per i bambini.

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Io lei e l'altro

Mammite acuta e anarkia totale

mammite acutaMamma, mamma, mamma, mamma, mamma e mamma. E poi ancora: mamma, mamma, mamma. Ho dimenticato qualcuno? Ah sì, la mamma. Il gnappo è in piena fase di mammite acuta. Ma non solo: tutte le precedenti fasi, nei suoi terrible two, si stanno sovrapponendo. Vi ricordate la fase no? Quella ovviamente c’è ancora. E la fase schiaffi + morsi? Anche quella è rimasta e non accenna minimamente a diminuire. Per non parlare poi della sindrome da abbandono. Figuriamoci, adesso è a livelli esponenziali. Si è aggiunta anche la fase “mio”, anzi “mia”. E’ tutto suo, al grido di “èèè a miaaaa!!”.

Nelle scorse settimane, più o meno da quando abbiamo iniziato le vacanze, si è aggiunta una potentissima mammite. Momo non riesce a staccarsi da Anna per più di mezz’ora. Devastante. Neanche stiamo giocando io e lui a palla e ci stiamo divertendo un mondo. Una volta si è fermato di colpo, gli è venuta in mente la mamma e voleva andare da lei.

Io una teoria ce l’ho.

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Pensieri di un papà

Vacanze 2014, see you later

Foto da Flickr
Foto da Flickr

Ci siamo. Anche quest’anno è arrivato il momento di raggiungere Anna e il gnappo per le classiche due settimane di vacanza. Prima che Momo nascesse le ferie le spezzettavamo molto di più: una settimana in primavera, 10 giorni a fine agosto, un po’ a settembre… Adesso invece dobbiamo far quadrare il cerchio con le vacanze dell’asilo e quelle dei nonni. E quindi sono ormai un paio d’anni che ci spariamo una settimana di mare e una di montagna.

Dopo aver passato una settimana da solo sinceramente ho voglia di rivederli. Ho voglia di saccagnare il gnappo e di stritolarlo un po’. Anche se le ronfate che ho fatto in questi giorni saranno solo un ricordo. Ma pazienza. Lo scoglio più duro è quello del mare. Io al mare mi rompo. Insofferenza allo stato puro.

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Cose di casa

La mia vita da Cenerentolo: messaggi, dieta e moto nel letto

post it ciao ciaoDa un giorno la casa è il mio regno. Casa? E chi ci torna a casa?! Devo recuperare un po’ di vita sociale trascurata in questi mesi. Era da tanto che non provavo la sensazione di uscire dal lavoro e rimanere fuori, cenare tardi, rientrare e fiondarmi subito a letto.

Però Anna e il gnappo hanno lasciato tracce della loro presenza, disseminate qua e là. Le lascio dove sono perché quando le guardo sorrido pensando ai miei due amori.

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Io lei e l'altro

Il temuto ritorno dalle nostre vacanze di Natale

hard resetSto ancora cercando i tasti per fare un hard reset del gnappo. Perché dopo due settimane passate dai nonni si è abituato a un mood che non è proprio quello standard. Ogni anno il ritorno dalle vacanze di Natale è sempre da raccontare.

Prima siamo andati a casa dei genitori Anna, dove lui giocava con la gatta e si faceva spupazzare dalla nonna. La povera micia non ne poteva più. Lui che voleva accarezzarla ad ogni minuto con i suoi modi non sono proprio delicati. Lei che portava pazienza e che quando lui esagerava gli faceva capire bene che stava oltrepassando il limite. Tipo quando si è girata di scatto e gli ha dato un mini-morso sulla manina. Scena fantastica. Lui non sapeva se ridere o piangere. Ma per precauzione si è allontanato. Mica scemo.