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Pensieri di un papà

Il mio Capodanno, con un po’ di suspence…

Capodanno è tempo di bilanci… No per carità, basta menate sulla fine del 2011 di crisi, sulle speranze per il 2012 di ripresa. Ogni anno è fatto dai singoli giorni che viviamo. Ad ogni minuto ci succede qualcosa, di bello o di brutto, c’est la vie. Parafrasando Alfred Hitchcock penso che “la vita è un film le cui parti noiose non sono state tagliate”.

Arrivo al dunque: tutta questa tiritera è per parlare della mia notte di Capodanno che anche quest’anno passerò lontano da Anna. Lavorerò, perché mi piace, e per guadagnare un po’ di soldini che in una sola sera mi danno la possibilità di pagare quasi mezzo mese di affitto. Il che proprio schifo non fa.

Per essere onesto con me stesso devo dirla tutta: è diventata anche un’abitudine visto che è ormai da 8 anni che mi chiamano “alle armi” in un locale per il veglione e mi sembra un appuntamento fisso al quale non posso mancare.