Categorie
Noi quattro

Tagliare le unghie dei piedi al gnappo

tagliare le unghie con Edward mani di forbice[Introduzione inutile e fuori tema]. L’altra sera è iniziato Sanremo. Vedere Sanremo è una tradizione nelle famiglie italiane. Anche nella mia.

Peccato che Sanremo inizi tipo verso le 10 di sera dopo una marea di pubblicità e finisca all’alba e coi gnappi da spedire a letto entro le 9.30 il nostro fuso orario non coincide.

Sanremo, in teoria, lo potremmo vedere solo dopo la messa a letto (che non è una celebrazione eucaristica privata nella nostra camera, ma far sì che quei due là si addormentino prima di mezzanotte e non è facile…).

Però, siccome le cose da fare alla sera sono sempre tante, Sanremo anche quest’anno non riusciremo a vederlo. Pazienza.

Tra l’altro, nella prima serata di Sanremo, quella inaugurale che tutti guardano cosa abbiamo fatto io e Anna? Ci siamo cimentati in una mission impossible: tagliare le unghie dei piedi al gnappo. [Fine introduzione inutile e fuori tema].

Il taglio delle unghie dei piedi al gnappo

Il gnappo ha un problema: odia farsi tagliare le unghie dei piedi. Non riusciamo a tagliargliele fin da quando era piccolo.

Qualche anno fa l’unico modo era tenerlo fermo. Uno lo placcava e l’altro tagliava tenendogli il piede fermo. Ma poi crescendo non è stato più possibile tenere bloccato il vitello scalpitante.

E poi non si potevano più vedere queste scene strazianti in cui lui piange disperato, immobilizzato da me e con Anna che rischiava di tagliargli e tagliarsi una falange.

Quindi l’alternativa era solo una: tagliargli le unghie dei piedi quando è addormentato.

L’abbiamo fatto anche l’altra sera. Mentre Maria De Filippi esordiva per la prima volta sul palco dell’Ariston. Quando Carlo Conti diceva i codici del televoto per votare la canzone di Giusy Ferreri.

Io e Anna, come due ladri, ci siamo intrufolati in camera dei gnappi con la luce del cellulare accesa per non svegliarli. Mentre il gnappo ronfava della grossa gli abbiamo alzato il piumone e tolto le calze.

Coordinati come una squadra di scassinatori io tenevo la luce e Anna con la forbicina cercava di tagliare gli artigli. Avete presente la scena del taglio delle unghie di Renato Pozzetto in Ragazzo di Campagna? Ecco, più o meno… ma con lui addormentato.

Il difficile è che il gnappo, mentre dorme, si accorge che qualcuno gli sta toccando i piedoni. Non si sveglia, ma se non è nella fase Rem appena sente un minimo movimento si gira e cerca di nascondere i piedi.

Immaginate le contorsioni nostre per riuscire a seguire il verso della forbicina e delle unghie con lui che nasconde i piedi e si muove come un tarantolato.

Nel mentre io che recupero gli artigli sparsi nel letto e li metto da parte per poi buttarli, come in tutte le migliori famiglie, nel water.

[Parentesi]: voi dove buttate le unghie tagliate? Io preferisco nel water, ma c’è anche una scuola di pensiero che preferisce la spazzatura (nel sacco dell’umido ovviamente per chi fa la differenziata). [Chiusa parentesi].

Al primo giro non ce l’abbiamo fatta. Gli abbiamo tagliato le unghie solo del piedone sinistro.

Poi abbiamo aspettato che si addormentasse meglio, siamo tornati nel nostro letto, abbiamo letto un po’ e con sforzo sovrumano dopo una mezz’ora ci siamo rialzati per tagliargli le unghie del secondo piede.

Durata dell’operazione, tra una cosa e l’altra, circa 45 minuti.

Mentre mezza Italia guardava il vestito di Diletta Leotta noi avevamo un piede in mano. E cercavamo di non svegliare uno hobbit di cinque anni che non vuole farsi tagliare le unghie dei piedi. E l’unico modo per tagliargliele è farlo mentre lui dorme. Oppure usare il cloroformio.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto