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Pensieri di un papà

42 anni col Coviddì

Ok, mi rendo conto che ormai uso questo blog solo per i compleanni e gli anniversari (tra l’altro non tutti).

Tra l’altro il mio compleanno è un evento che da quando ho più o meno l’età del gnappo (10 anni) non mi piace neanche più festeggiare.

Però quest’anno il mio 42esimo compleanno me lo voglio ricordare perché è un po’ speciale.

Per l’occasione mi sono preso il Coviddì e quindi non ho potuto mettere il naso fuori di casa.

Niente abbracci, niente baci dei gnappi, niente candeline.

Cazzeggio/lavoro, lavoro/cazzeggio tutto il giorno sul divano. Un po’ di febbre inutile, tosse a nastro e balle girate.

Niente, vediamo il lato positivo:

  • i gnappi stanno bene (sono negativi) e secondo le disposizioni anti-Covid e per ora li spediamo a scuola
  • io a parte i sintomi da influenza sto discretamente (sono felicemente trivaccinato, non ho idea se sia quello o no, comunque la prendo come viene)
  • Anna comunque è operativa (come sempre)

Fuori un bellissimo sole e io a casa all day long.

Però non mi lamento eh, tanto i 42 anni sono già una cifra assurda.

Sono vecchio ormai, dentro e fuori (e nessuno si azzardi a dire che non è vero “ma nooooo, ma non sei vecchiooooo”).

Ho i capelli che ormai sono inesorabilmente diventati più bianchi.

Ho meno capelli di un tempo (non ho ancora la piazza per fortuna, ma si vede anche a occhio nudo che si sono pericolosamente diradati).

Ho preso chili (e me lo dicono tutti) e il brutto è che non riesco a buttarli giù, ci sto provando da gennaio ma niente, la pancia è sempre al suo posto (e stare in casa col Covid non aiuta di certo a stare a dieta anche perché ormai la tavola è l’ultimo piacere che mi è rimasto).

Di notte a volte mi devo alzare a pisciare (segno che anche la prostata poco alla volta mi sta abbandonando).

Ma per il resto va tutto bene e sono felice.

A fasi alterne.

Potrebbe andare peggio.

Potrebbe piovere. (cit.)

Ma non può piovere per sempre. (cit. bis)

Di Fede

Blog di un papà imperfetto