Una giornata in fattoria. Io e il gnappo, insieme ad altri papà e mamme blogger.
Sono stati questi gli ingredienti della giornata che abbiamo trascorso sabato, alla fattoria Pasqué, vicino al lago di Varese, ospiti di Lego Duplo che ha organizzato un evento ad hoc per blogger.
Quando mi è arrivata la mail di invito ho pensato che sarebbe stato bello passare un po’ di tempo con il gnappo, in mezzo ad altra gente, tra l’altro in una giornata organizzata da uno dei suoi giochi preferiti.
Sinceramente avevo voglia di fare qualcosa da solo con il gnappo. Stare un po’ con lui. Portarlo a vedere gli animali che gli piacciono tanto. Fargli passare una bella giornata. E, per una volta, così è stato.
Ho dovuto vincere il potere magnetico del materasso che il sabato mattina è più forte del solito. Puntare la sveglia, buttare il nano giù dal letto e uscire in bici nel freddo autunnale per raggiungere il punto di ritrovo. Lì c’era un pullman ad aspettarci per portarci alla fattoria.
La fase paura del gnappo ancora non è passata. All’asilo Alla scuola materna si è quasi ambientato (ma non lo dico troppo forte) anche se è stata dura. Ma sembra che poco alla volta stia prendendo il ritmo.
Davanti al pullman la sua prima reazione è stata di non voler salire. Ma poi si è convinto. L’ho intortato un po’ descrivendogli il mitico torpedone turistico, sul quale prima d’ora non era mai stato. E ha funzionato. Si è messo a guardare le macchine dal finestrino e si è ambientato poco alla volta.
Ha fatto amicizia anche con altri bambini e la cosa mi ha fatto un gran piacere. Alla fine si è divertito un mondo e alla mamma ha raccontato alla sera entusiasta tutto quello che aveva fatto.
Arrivati in fattoria è scattata la colazione. Torte, biscotti, succhi di frutta. Che anche il gnappo, stranamente, ha apprezzato. Poi giro della fattoria didattica, accompagnati da una guida simpatica e fuori di testa che i bambini seguivano come tanti topolini al suono del flauto.
Cavalli, caprette, coniglietti, pecore, mucche, nandù, galli, galline, pavoni, cinghiali, lama, maiali. Mancava solo lo zio Tobìa, perché la vecchia fattoria “ia ia o” c’era tutta. E i bambini erano estasiati nel poter vedere da vicino gli animali e accarezzarli.
Poi c’è stato lo spazio gioco. Con i Lego ovviamente. E mentre i bimbi erano impegnati a fare le loro costruzioni di mattoncini, i grandi si sono riuniti nella sala accanto per la presentazione del #LegoDuploDay. Anche noi ci siamo presentati e abbiamo fatto quattro chiacchiere con Juliana e Stefano di Lego Duplo che volevano semplicemente presentarsi e conoscerci.
E qui un’altra sorpresa. Sì, perché io pensavo che ci avessero convocato lì per il lancio di un nuovo prodotto. Per un’anteprima. Per dirci: “Ok, vi abbiamo invitato qui, vi facciamo passare una bella giornata, poi però voi scrivete dell’azienda”. E invece no. Giuro. Nessuno ci ha chiesto di scrivere niente, anzi. E’ stata davvero una giornata di divertimento passata in amicizia. Per presentarsi e per conoscersi.
Ed è per questo che ne scrivo ancora più volentieri. Proprio perché nessuno me l’ha chiesto. Evidentemente se Lego è il primo produttore di giocattoli al mondo, amato da generazioni di grandi e piccoli, un motivo ci sarà e lo si vede anche nella loro comunicazione intelligente. E’ stato interessante dare un volto umano a chi sta dietro quei mattoncini colorati che da più di 80 anni fanno divertire milioni di bambini in tutto il mondo.
Organizzazione ottima. Evento curato nei minimi dettagli. Zero stress.
Tornando al gnappo, io e lui siamo stati benissimo. A parte un suo momento di sclero a metà mattina si è comportato bene e mi è sembrato addirittura più maturo rispetto a quando ci sono anche Anna e The Second. Abbiamo passato insieme ore spensierate, ci siamo divertiti e al ritorno abbiamo raccontato un sacco di cose alla mamma.
Io ho finalmente conosciuto altri amici di blog, come Davide Nonino di Quante storie papà e Giochi per bambini. Anche lui arrivato da pochissimo nel club dei bispapà con la piccola Matilde di due mesi. E a pranzo, tra l’impegno per far mangiare i nani nel loro piatto e intrattenerli a tavola, siamo riusciti anche a fare quattro chiacchiere.
Altra conoscenza al di là del web è stata quella con Mario, Papà Gambalunga di Chizzocute. Con i suoi figli il gnappo ha fatto conoscenza sul pullman e durante la visita in fattoria gli stava spesso vicino. Ha sempre bisogno di “punti di riferimento”.
E poi ho conosciuto Stefano, il “papà” dei Lego Duplo, che mai mi sarei immaginato fosse un giovane hipster dallo sguardo sveglio e sorridente. Così come Juliana che prima di essere PR manager di Lego è mamma del piccolo Thiago con cui il gnappo si è divertito al ritorno sul pullman.
Last but not least Elisa, deliziosa nel cercare di rassicurare il gnappo appena arrivati e fin dalla prima mail di contatto mi ha fatto capire che la giornata sarebbe andata fantastica. E infatti così è stato.
E poi gli altri membri dello staff (Jessica ad esempio, che ha coinvolto i piccoli con giochi e canzoni) con i quali però non ho approfondito la conoscenza, ma tutti perfettamente coordinati.
Una bella giornata che io e il gnappo ricorderemo a lungo.
Soprattutto lui che ha provato a dare da mangiare alle mucche nonostante la paura e che poi, una volta a casa, ha raccontato che gli avevano morso il dito. Certo.
Bisogna vincere il torpore del weekend e buttarsi fuori di casa. Stare all’aria aperta, vedere gli animali, giocare, correre e passare qualche ora spensierata. Anche se alla sera puzzi di stalla da capo a piedi e la mamma, insieme a tutti i vestiti, avrebbe volentieri buttato in lavatrice anche noi.