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Pensieri di un papà

The Second va a scuola

Sì, anche a me non sembra vero.

Anche The Second va a scuola e oggi è stato il suo primo giorno.

Rileggendo il primo giorno di scuola del gnappo sembra passata un’era geologica.

Invece era solo due anni fa.

The Second oggi ha varcato quella soglia che lo porterà giorno dopo giorno nell’adolescenza e poi nell’età adulta.

Da non credere.

Questo è stato un primo giorno di scuola con Covid.

Quelle mascherine, quel distanziamento che serve e quel liquido per le mani che ci mettiamo più volte al giorno ora è la normalità, fa parte della nostra vita.

Chissà quando torneremo a come era prima, se mai ci torneremo.

Avrei accompagnato volentieri The Second a scuola oggi per il suo primo giorno.

Ma lo avrei dovuto lasciare sulla soglia, senza entrare da una delle tante entrate (ora le entrate a scuola sono tante per il distanziamento).

Così ci ho pensato e alla fine non sarebbe stata la stessa cosa.

Poi lui vuole sempre la mamma quindi io sarei stato un accessorio (gliel’ho chiesto chi voleva lo accompagnasse a scuola e lui “vuole la mamma”).

Così sono rimasto a casa (in smart working) con il gnappo, ma dopo due ore lo sono andato a prendere io.

E mi ha fatto strano vederlo uscire dal portone della stessa scuola del gnappo.

Vedere lui uscire da lì, con il nome e cognome su un cartoncino appeso al collo (tra l’altro era pure con cognome sbagliato perché l’hanno scambiato per sbaglio con quello di un compagno che ha lo stesso nome) e con gli occhi contenti che sbucavano da quella mascherina chirurgica più grossa di lui mi ha fatto bene.

Subito riportato alla realtà dalla sua prima domanda appena mi ha visto che è stata: “Perché non è venuta la mamma a prendermi?”.

Te pareva…

Però ho recuperato perché gli ho fatto provare il mio monopattino elettrico e poi la mamma tanto lo porterà e andrà a prendere domani e chissà quante altre volte, in attesa che le due ore di questa settimana diventino 4 e poi 7 andando poco alla volta a pieno regime, dalle 9 alle 16.

Il suo primo giorno di scuola è stato diverso.

Ora è tutto diverso e io ancora non ci ho fatto l’abitudine.

A volte mi chiedo quando ci sveglieremo da questo incubo.

Da questo virus che ci fa fare cose diverse e che ci tiene lontani (anche se meno di quei mesi passati reclusi, quelli sì un brutto sogno che spero non torni più).

Stiamo attraversando una fase storica e neanche ce ne accorgiamo.

Stiamo vivendo e adattandoci, cercando un nuovo modo di affrontare la realtà.

Il primo giorno di scuola per The Second è stato già un passo avanti.

La riapertura delle scuole (sperando che non debbano più chiudere) è già un grande passo verso la normalità.

Pur con tutte le misure del caso che fanno sembrare le cose più normali così innaturali.

Ma dobbiamo resistere in qualche modo, anche se non è facile.

Ho paura di chi parla di “dittatura sanitaria”, ma capisco che certe persone più deboli non accettino la realtà.

Non è facile per nessuno.

Ma poco alla volta ritroveremo una vita che ci riavvicini, che ci faccia riabbracciare.

Servirà molta, molta pazienza.

E poi ancora pazienza.

Il primo giorno di scuola di The Second è andato bene.

La prima sarà così, speriamo che la seconda, e poi la terza, la quarta e tutto il resto possa tornare com’era prima.

Ci lamentavamo tutti, ma non era poi così male…

Il sesso virtuale è più salubre in quanto che c’è
Un virus che si prende tramite il sudore
E in 90 ore si muore
L’HIV in confronto sembra un raffreddore
È un esperimento bellico sfuggito
E il risultato è che nessuno fa l’amore
E io sono fuorilegge in quanto di questo parlo
In quanto penso a quando questo
Potevamo anche fermarlo
Adesso è tardi, per un poeta pirata che spera i bei ricordi e ha

Tanta nostalgia degli anni novanta
Quando il mondo era l’arca e noi eravamo Noè
Era difficile, ma possibile
Non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perché
C’era chi aveva voglia, c’era chi stava insieme
C’era chi amava ancora nonostante il male
La musica, c’era la musica, ricordo
La musica, la musica, c’era la musica

Di Fede

Blog di un papà imperfetto