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Pensieri di un papà

Bamboccioni & co., ovvero le storie degli eterni indecisi

C’è una categoria di uomini alla quale non vorrei mai appartenere. Quella degli eterni indecisi. Il problema, sia chiaro, riguarda anche le donne: quelle che o si adeguano agli eterni indecisi per paura di non riuscire a restare sole, o semplicemente perché anche loro sono eterne indecise.

31 anni lui, 29 anni lei. Sono insieme da 13 anni. Vivono nella stessa città e sono entrambi ancora in casa con i genitori anche se tutti e due hanno un lavoro semi-stabile e i prezzi degli affitti in una città di provincia non sono proibitivi come in una grande città.

Si vedono tutti i giorni e si sentono al telefono più volte al giorno. Così da 13 anni, tra alti e bassi. Sabato sono andato a cena a casa dei genitori di lei (che ovviamente erano fuori). Ancora mi chiedo come facciano ad andare avanti così. Lui dorme da lei quando i suoi non ci sono. Lei non ha quasi mai dormito da lui. Dopo crisi varie non sono mai riusciti a lasciarsi ed ora tirano avanti così. Credo non trombino neanche più. Semplicemente non riescono a lasciarsi, sono ormai “dipendenti” uno dall’altro.

Ma questo è niente. Per questi altri miei due amici la realtà davvero supera la fantasia. Se avessero fatto un film su di loro gli spettatori lo avrebbero etichettato come “non credibile”…

40 anni lui, più o meno coetanea lei. Sono insieme da 25 anni (cioè, praticamente nozze d’argento, minkia!!). Hanno convissuto per 7 anni nell’appartamento accanto a quello dove vivevo con i miei ex coinquilini prima di andare a vivere con Anna. Poi la crisi. Si sono mezzi lasciati: lui è rimasto in quella casa e lei, dopo un mesetto da un’amica, è andata a vivere in affitto in un altro appartamento dello stabile, sullo stesso pianerottolo, due porte accanto a quello del suo (ex?!) fidanzato!

Ovviamente tanta era la distanza che li separava che dormivano e mangiavano quasi sempre insieme o da lui o più spesso nell’appartamento di lei. Economico tra l’altro pagare dua ffitti e vivere insieme!! Ma lui dice di aver bisogno dei suoi spazi per fare la sua musica e a lei sta bene così. Ora sembra torneranno a vivere insieme. Ma non tanto lontano. Andranno entrambi in affitto in un altro appartamento lì vicini dividendolo con uno studente che ha 27 anni. Praticamente potrebbe essere loro figlio!

Ecco, benedico solo il giorno in cui ho lasciato la mia famiglia per andare a vivere in un’altra città, aver iniziato a lavorare mentre studiavo ancora, aver vissuto da solo per quasi 10 anni e poi essermi “sistemato” con Anna andando a vivere SOLO con lei. Ora quando apro la porta di casa tornando dal lavoro mi sembra di entrare in paradiso.

Trovo lei sorridente e tra poco troverò anche un nuovo piccolo “coinquilino” che piangerà e cagherà tutto il giorno. Ma grazie a Dio è la mia famiglia. Quella che mi è stata regalata, dal caso, dalla sorte, da un disegno divino, insomma mettetela come volete.

Sarà fortuna, sarà che ho fatto finora delle scelte giuste, magari anche inconsapevolmente, ma guardando alcuni miei amici “eterni indecisi” non cambierei la mia vita per tutto l’oro del mondo.

Forse gli “eterni indecisi” non sanno che in fondo anche una “non scelta” è sempre una scelta. Amen.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto