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Pensieri di un papà

Mamma gelosa del rapporto tra papà e figlio, come fare?

triangolo

Mi scrive un papà via mail: 

Sono sposato da 8 anni, e abbiamo un fantastico bimbo di 6 anni.

È da un po’ che mia moglie è gelosa del rapporto tra noi due.

Tipo: è pronta la cena, detto da me basta una volta e lui arriva, detto da mia moglie non ne bastano 10.

Questa cosa la manda in bestia, e continua a rimarcarlo a lui, che secondo me non fa apposta.

Invece di rispondergli in privato, provo a condividere qui l’argomento, anche perché magari altri ne sanno più di me sull’argomento.

Gelosia in famiglia

La gelosia in famiglia non è il massimo della vita, ma può capitare.

Soprattutto perché non credo si tratti di vera e propria gelosia: più che altro è frustrazione perché non si riesce ad ottenere ciò che si vuole dai propri figli.

Anch’io all’inizio ero geloso di Anna e di The Second. Lui di me non ne voleva sapere perché era (ed è ancora a quasi 4 anni) mammadipendente.

All’inizio ho passato un brutto periodo come sapete. Mi sentivo un papà a metà. E questa frustrazione è andata avanti diversi mesi.

Poi, col tempo, il nostro rapporto è decisamente migliorato.

Adesso siamo in luna di miele. Alla sera mi vuole nel suo letto per dargli la buonanotte e da buon ruffianone mi ricopre di baci che ovviamente ricambio.

Quindi adesso, anche se la mamma è e resta la sua vittima di stalking preferita, anche con me va in brodo di giuggiole e viceversa.

Mi guardo indietro e tiro un sospiro di sollievo perché ora i problemi sono altri, ma quello è decisamente passato.

Gelosia tra mamma e papà per il figlio

Però quello che mi scrive questo papà è un po’ diverso.

Da loro è la mamma ad essere frustrata perché lei non viene ascoltata come lui.

E questo, immagino, la fa arrabbiare non poco e le fa provare un brutto senso di impotenza (e di risentimento nei confronti del marito).

Il tutto poi si ripercuote sul loro rapporto perché inevitabilmente lei avrà un po’ di gelosia nei confronti del rapporto tra papà e figlio.

Quindi, come uscirne?

Partendo dal presupposto che non ci sono formule magiche e che spesso questi periodi poi passano (io ne so qualcosa…) direi prima di tutto che il mantra è “keep calm“.

Più che pensare al rapporto del papà con il proprio figlio bisognerebbe capire come migliorare il proprio e farsi queste domande:

  • perché non mi ascolta?
  • come mi pongo io nei suoi confronti?
  • posso migliorare la mia comunicazione e/o i miei modi?
  • se dico le cose 10 volte e non mi ascolta perché non provo a dirla una sola, ma in modo diverso/più tranquillo/più autorevole?
  • se provo a non insistere migliorano le cose?
  • posso dare dei premi in caso mio figlio mi ascolti subito?

Quindi, invece che focalizzarsi sul rapporto che hanno loro, sarebbe meglio prima capire cosa non va nel nostro.

Perché concentrarsi sul risentimento non fa altro che peggiorare le cose.

E se fossi io questo papà, cosa farei?

Sempre considerando che sto pensando a voce alta, che uno dovrebbe viverle certe situazioni, che non ci sono formule magiche o consigli collaudati e 100% efficaci, che tra-il-dire-e-il-fare-c’è-di-mezzo-il-mare, io penso mi comporterei così:

Visto che ho un buon rapporto parlerei a mio figlio e gli chiederei perché non ascolta la mamma. 

A 6 anni mi saprà dire la sua e di conseguenza cercheremo insieme di aggiustare il tiro.

Sarò io a dirgli prima di tutto che la mamma va ascoltata, che non c’è solo il papà ecc. ecc.

Poi proverei, con calma, a parlarne con lei e a proporle degli “esperimenti”.

Ad esempio: lo chiami per la cena una volta e non viene?

Prova a farlo in modo diverso, con un tono diverso, promettendogli un mini-premio, oppure, senza insistere, se non viene non chiamarlo più e cenate senza di lui.

Non credo sarà contento di venire a tavola senza mangiare col papà e la mamma con tutto freddo, ma la volta dopo potrà capire che è meglio venire a cena alla prima chiamata.

Ma non fissarsi troppo su una cosa perché comunque è sbagliato.

Se lo chiamo io non viene?

Amen, se mi interessa che venga a tavola lo faccio chiamare dal papà.

Questo non dovrebbe crearmi frustrazione perché comunque ognuno ha un rapporto diverso in famiglia.

La mamma andrà bene per certe cose, il papà per altre. Questione di carattere spesso e di dinamiche che sono normali in famiglia.

Ma l’importante è giocare di squadra, non isolarsi e covare risentimento che peggiora solo le cose.

Insomma, keep calm and play together potrebbe essere la soluzione.

Sulla carta eh, perché poi sono io il primo a sapere che nelle relazioni (in famiglia soprattutto) dogmi non ce ne sono e spesso bisogna vivere alla giornata.

Se avete esperienza di queste cose e volete essere d’aiuto a questo papà basta un commento qui sotto.

Perché io mica sono un pedagogista e quando mi chiedono dei consigli ho sempre paura di fare più danno che altro. 🙂

Di Fede

Blog di un papà imperfetto