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Pensieri di un papà

Tutti pazzi per il Royal Baby. “Push Kate, push!”

patate duchessaCi siamo. Dopo il royal termine farlocco sembra arrivato il momento: forse stanno arrivando le royal contrazioni. La valigia (forse un baule intero?) con pigiami e beauty case è pronto. Kate sta per sfornare. Dopo il royal concepimento (come lo faranno i principi, come tutti noi o c’è anche per quello un’etichetta?) tutto è pronto al St. Mary’s Hospital di Londra. Ci sono le royal ostetriche in fermento, così come il royal ginecologo. La regina Elisabetta si è già rotta le scatole: “E scodellatelo sto royal baby, che c’ho da andare in vacanza io!”. Va per le spicce la vecchietta. “Bisnonna io? Ma non ci pensate per niente a chiamarmi così!”, avrà detto alla bisnuora.

Se i royal book maker avevano scommesso sulla data del royal  parto per il 13 luglio, ora il lieto evento è atteso per il 23. “Usate le royal prostaglandine perché se ritarda ancora io me ne vado on holidays”, ha minacciato sua maestà Betta II. Ma niente, il royal baby si fa attendere. E ormai anche i royal media hanno perso la speranza. “Ma sarà davvero incinta la royal mamma o si sarà messa un cuscino sotto la pancia?”, si chiedono.

Come sempre, il royal papà non se lo caga nessuno. “Vai a giocare a polo, tu che sei solo di impiccio”, gli avranno detto le royal balie. Ha già tutto il royal baby, anche la royal tata. E’ italiana e si chiama Antonella Fresolone, la Mary Poppins di Kensington Palace. Oltre che un Paese di santi, poeti, navigatori e cuochi siamo pure un Paese di tate. E mica lo sapevamo prima che arrivasse il royal baby.

Avrà pure il royal corredino e chissà quanti royal regali arriveranno dagli amici della royal coppia. Un bel casino: cosa regali alla figlia di due principi? Un royal pagliaccetto? Una tutina con stampata una corona? Una corona vera con scettro giocattolo (tempestato di zaffiri veri, si intende)? Oppure vai sul sicuro e regali una royal cake di pannolini. Utile in fondo.

Quando arriva il momento, dalla royal sala travaglio, si passa alla royal sala parto. Chissà com’è la royal fase espulsiva. “Push Kate, push!”. Anzi no, la chiameranno duchessa, come le patate. “Push, Duchess, please, push!!”. E alla fine anche il royal baby metterà la testa fuori dalla patata della duchessa (la patata-duchessa) e farà il suo ingresso nel mondo. Chissà se ci sarà bisogno della royal epidurale o della royal episiotomia. Mi piacerebbe sapere anche com’è la royal ossitocina.

Sicuramente ci sarà un royal rooming in. Echediamine! E poi via col royal allattamento (sempre che la royal balia non offra la sua tetta al royal baby) e al royal tiralatte, dopo l’arrivo della royal montata lattea, sperando che le royal ragadi non facciano capolino sui royal capezzoli della royal mamma. Poverina.

Ma più di tutti è importante che il royal baby non porti con sé un royal baby blues. Che non è un puffo con la corona, ma un periodo di down che potrebbe capitare alla royal mamma. Non si preoccupi duchessa, è normale. E lei non ha neanche la suocera e la bis-suocera tra le scatole. Una è in vacanza a godersi il fresco e l’altra, suocera acquisita, non credo si farà i fattacci suoi.

Il mio pensiero ovviamente va al royal padre, che spero si viva tutte le fasi del post royal partum accanto alla royal madre. E così attendiamo, col fiato sospeso, che la royal family, come tutte le famiglie normali si allarghi. E lasciamoli vivere in pace questi due ragazzi che stanno vivendo un’esperienza unica e indimenticabile. Saranno un po’ fattacci loro. Questa isteria collettiva per il royal baby mi ha già un po’ rotto le royal balls.