Due fantasmi si aggirano di notte per casa. Si muovono scalzi, in silenzio, brancolando nel buio, non appena odono un pianto disperato provenire dalla camera accanto.
I due, in ordine sparso, ancora addormentati, si buttano giù dal letto e camminano verso l’altra stanza, facendo attenzione a non sbattere contro la porta.
Ogni tanto accade l’imprevisto. Il fantasma femmina non si accorge che il fantasma maschio si è già alzato ed è già andato nella camera della disperazione. Così, quando arriva e vede il primo fantasma, in piedi, nella penombra, vicino al lettino di chi non ha pace, lancia un urlo. Il primo fantasma non accorgendosi dei passi e vedendo nel buio comparire all’improvviso il secondo fantasma, si spaventa e lancia un urlo a distanza ravvicinata.
I due, dopo il reciproco e tremendo spavento, scoppiano a ridere. Tornano a letto con le lacrime agli occhi. E si riaddormentano, con il sorriso sulle labbra, pensando a quanto sono deficienti. E ogni volta che si spaventano a vicenda, è come se fosse la prima volta. Succede spesso, di notte, ai due fantasmi che si aggirano per casa.